LA PRIMAVERA DELLA MIA VITA - Sicilia on the Road
Antonio (
Dimartino) e Lorenzo (
Colapesce) sono due amici con un passato musicale in comune, interrotto bruscamente tre anni prima quando il primo ha mollato tutto e si è unito all’Antico Ordine Semenita, un misterioso gruppo ambientalista new age. La loro eccentrica agente (
Stefania Rocca) convince Lorenzo a rincontrare Antonio per una nuova collaborazione: non un nuovo disco o una tournée, ma un libro da scrivere insieme sui luoghi leggendari della Sicilia commissionato proprio dell’Ordine Semenita. Il loro si rivelerà un viaggio rocambolesco alla scoperta dei posti più insoliti della loro terra, di personaggi strambi e rivelatori di realtà improbabili, ma anche un viaggio dentro sé stessi.
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La primavera della mia vita" è un road movie che rispecchia in pieno lo spirito ironico e malinconico della musica e dei testi dei cantautori
Colapesce e Dimartino, tra i più innovativi dell’attuale scena musicale, che hanno scritto il film insieme al regista
Zavvo Nicolosi, al suo esordio nel lungometraggio, e a Michele Astori (“La mafia uccide solo d’estate”, “Grazie ragazzi”).
Una scrittura brillante e divertente per una sorta di fiaba che fa riflettere sul presente tra complottisti, tra cui un insospettabile Roberto Vecchioni, fanatici dei Doors, suore sommozzatrici e pronipoti di William Shakespeare. Un viaggio in una Sicilia inedita, magica e psichedelica, divisa tra mito e realtà, che nel film di Nicolosi non è una semplice cartolina ma personaggio vivo, terra che ha dato i natali ai due protagonisti e che persi tra le sue strade, nelle campagne arse dal sole e nel mare cristallino si riavvicinano, facendo un percorso di crescita personale.
Come la canzone “Splash”, presentata alla passata edizione del Festival di Sanremo, e che fa parte della colonna sonora firmata dal duo, il film affronta senza mai diventare retorico, ma con trovate spiazzanti, situazioni surreali e una comicità raffinata e pungente, tutto il peso delle aspettative che uomini e donne del nostro tempo si sentono addosso cercando la felicità nei posti e nei modi sbagliati. Un peso che si rispecchia in particolar modo nel personaggio di Lorenzo, che ha una pillola apposita per ogni situazione che ritiene stressante e non concepisce le scelte zen di Antonio che ha abbandonato il superfluo per vivere in sintonia con la natura e con sé stesso.
Zavvo Nicolosi, autore di numerosi videoclip di band come i Baustelle, Zen Circus e gli stessi
Colapesce e Dimartino, porta sul grande schermo la sua estetica pop, tra inquadrature fisse a stacco, pochi movimenti di macchina e numerose citazioni che dimostrano una predilezione per la parodia e la comicità “alla John Landis” e per gli aspetti più inconsci dei personaggi, come nella scena del “trip” di Lorenzo che rivive in sogno i traumi più profondi della sua vita, non a caso il regista è anche uno psichiatra. Il passaggio dai video musicali al lungometraggio si rivela per il regista siciliano una scommessa vinta, dirigendo un’opera prima sorprendente, che dimostra una certa incoscienza ma che si rivela una ventata d’aria fresca in un panorama di esordi diretti spesso con “il freno a mano tirato”.
Colapesce e Dimartino scelgono una storia originale per esprimere sé stessi e la loro cifra stilistica sul grande schermo, rinunciando al solito documentario sulla carriera come molti colleghi scelgono di fare soprattutto dopo le partecipazioni a Sanremo, confermando in questo modo il loro estro anche al cinema.
INTERVISTA VIDEO18/02/2023, 18:15
Caterina Sabato