MAURIZIO NICCOLI - Fare l’attore e' un
mezzo per viaggiare dentro noi stessi
Attore quasi per caso. Questo è la storia di Maurizio Niccoli, Ugo, il direttore di banca del film "
Il Cacio con le Pere", opera prima di Luca Calvani
Come nasce Maurizio Niccoli come attore?
La spinta è stata quella di mettersi in gioco con sé stesso sfidando le proprie paure e i propri fantasmi, prendendo forza dal gruppo di amici, che, già da tempo avevano l’amore per il teatro e che mi hanno accolto con entusiasmo nella loro compagnia “I Camici Miei” di Prato. E’ stato un viaggio straordinario che consiglierei di iniziare a tutti, il prima possibile.
Come è stata l'esperienza sul set di "Il Cacio con le Pere"?
"Il Cacio con le Pere” è un progetto che ho cosciuto ed apprezzato nel 2016, quando sono stato coinvolto dall’amico Francesco Ciampi. Fin dalla lettura iniziale della sceneggiatura ho capito subito che la storia era intrigante e sarebbe venuto fuori un bellissimo progetto. Ritrovarmi sul set é stata un’esperienza inaspettata e molto divertente. Ho conosciuto ed apprezzato dal vivo personaggi che ero abituato a vedere sul grande schermo e devo dire che Luca Calvani si è dimostrato abilissimo anche nella regia perché è riuscito a coinvolgere tutti con entusiasmo, anche i più inesperti come me.
Nel pitch trailer, vincitore del Trailers Film Fest di Milano nel 2016, eri nel ruolo del notaio del film, poi, nella versione finale hai cambiato rpersonaggio...
Ubi maior minor cessat. Il Pitch Trailer è stato fondamentale per portare a termine il film, ma è stato realizzato in poco tempo con pochi mezzi e con tanta passione. Stato molto felice di dare il mio contributo a Luca e Francesco per realizzare il loro progetto nella veste del notaio ed ho molto apprezzato il gesto di amicizia che mi hanno rivolto concedendomi una piccola parte assieme a degli attori famosi, dei veri e propri professionisti. Il Notaio, figura centrale della storia è stato ben interpretato da Gianluca Gori. Nel film sono Ugo, il direttore di banca, che ho interpretato con grande piacere. E’ stato emozionate vedere il film sul grande schermo.
Cosa rappresenta per un pratese lavorare in un film tutto girato tra Prato e provincia?
Molti conoscono la nostra città come una città manifatturiera, contemporanea, aperta e multiculturale, ma pochi sanno che ha una storia straordinaria, che ha lasciato sul territorio testimonianze di altissimo valore artistico, con un centro storico piccolo ma bellissimo, praticamente un gioiello. La storia de “Il Cacio con le Pere” mette in luce questo aspetto delle nostre radici, evidenzia Prato come città pienamente toscana, dando spazio ai paesaggi e alla natura che pure la contraddistinguono. Per questo è stato bello vedere tutte le colline circostanti il valore “della nostra terra” come dice Fred Ruspanti (Luca Calvani) in una battuta del film. Personalmente è stato gratificante vedere sul grande schermo la nostra Piazza del Comune adattata alle esigenze del film.
Pensi di continuare la tua attività da attore?
Fare “l’attore” è un mezzo per viaggiare dentro noi stessi e per conoscere i propri limiti. Con umiltà e dedizione, l’attore si mette in gioco per diventare un uomo migliore. Se questo vuol dire accettare nuovi progetti, io sono sempre pronto a viaggiare.
11/03/2023, 18:40
Simone Pinchiorri