RIBALTA EXPERIMENTAL FILM FESTIVAL 3 - I vincitori
Premio Golden
𝐒𝐤𝐲𝐬𝐜𝐫𝐚𝐩𝐞𝐫 𝐅𝐢𝐥𝐦 di Federica Foglia
Motivazione: Con maestria tecnica nell’elaborazione di scarti di 16mm risalenti agli anni ’70, Federica Foglia dona nuova vita a prodotti di promozione turistica attraverso la tecnica di emulsion lifting, creando collage di celluloide. Rianimando film ormai orfani, l’autrice utilizza la celluloide della pellicola come cemento, sciogliendo e fondendo grattacieli, trasformando linee solide in curve naturali e sensuali.
Premio Freccia Migliore Idea/Soggetto
𝐒𝐭𝐚𝐛𝐚𝐭 𝐌𝐚𝐭𝐞𝐫 di Marina Sagona
Motivazione: Per aver saputo veicolare con un linguaggio fresco il dramma di una separazione attraverso pochi intensi minuti giocati sull’espediente -visivo e sonoro- della ripetizione, come a voler emulare il pensiero ossessivo e irrisolto di un vissuto traumatico. L’autrice propone uno stralcio di audiovisivo amatoriale e lo eleva simbolicamente a frammento di memoria lacerata, ribadendo l’idea di uno strappo violento mediante l’ausilio di una grafica invasiva che, infine, si rivela traduzione dell’unica traccia udibile. Il film rispecchia formalmente - anche nella scelta della voce guida infantile - l’idea di un’esperienza in fase di elaborazione.
Premio "Freccia" Migliore Regia
Intersections di Richard Tuohy.
Motivazione: Girato in dieci città diverse, dislocate in quattro continenti, Intersections riprende la grande tradizione delle sinfonie metropolitane e la fonde con i linguaggi del video tramite un montaggio serrato che replica visivamente le traiettorie urbane di persone, veicoli, luci, ombre, traffico e attraversamenti. Il taglio dell’inquadratura, che esclude i volti e gli elementi riconoscibili, e il succedersi frenetico delle immagini al limite del flickering, costruiscono un flusso visivo e sonoro trascinante a cui è impossibile sottrarsi.
Premio Freak Arrow
𝐅𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚 𝐅𝐫𝐞𝐚𝐤 a Eye-skin di Fanny Leiva Torres
Motivazione: Per il minuzioso montaggio di immagini ingrandite che mescolano ludico e nostalgico, in un onirismo di stampo surrealista che sollecita la sensorialità visiva e tattile dello spettatore, avvicinandolo alla memoria dell’autrice. Il linguaggio visivo Pop dei diversi blow-up, che si susseguono con ritmo incalzante, trasformano la visione talvolta “disturbante” in un melting pot di sensazioni psico-fisiche.
Menzione d'Onore
𝐓𝐡𝐞𝐫𝐞, 𝐰𝐡𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐡𝐞 𝐢𝐬 𝐧𝐨𝐭 di Sarah Ballard e 𝐋’𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐨 di Chiara Caterina
Motivazione: Per il diverso approccio narrativo al materiale d’archivio, filmico e sonoro, mettendo in relazione immagini del quotidiano con temi come violenza, abuso, salute mentale, memoria, inconscio, assenza, realtà e percezione. In entrambi i casi l’associazione di immagini e voce off è molto forte, così come la ricerca e la resa di un immaginario quotidiano e introspettivo.
Menzione d'Onore
𝐓𝐡𝐞 𝐒𝐭𝐫𝐞𝐚𝐦 𝐗𝐈𝐈 - 𝐈𝐈 di Hiroya Sakurai
Motivazione: riesce a cogliere la poesia visuale dei flussi che scaturiscono dalla simbiosi fra azione umana ed ecosistema naturale. Riprendendo una tradizione di studio dei fenomeni ambientali, risalente alla cronofotografia e al cinematografo delle origini, l’autore offre una visione delle correnti, delle turbolenze, delle nubi e delle fiamme, al tempo stesso serenamente impersonale e intensamente lirica.
20/03/2023, 17:44
Simone Pinchiorri