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PORDENONE DOCS FEST 16 - In anteprima il
cineconcerto "Arrivederci, Berlinguer!"


PORDENONE DOCS FEST 16 - In anteprima il cineconcerto
Nato da una collaborazione tra UnArchive Found Footage Fest e Pordenone Doc Fest , arriva il progetto cine-musicale "Arrivederci, Berlinguer!", una co-produzione tra Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Cinemazero, in collaborazione con Mammut Film.

Dopo la prima a Pordenone, dove interverrà anche Marco Bertozzi, che dirige con Alina Marazzi l’UnArchive Found Footage Fest, il cineconcerto arriverà a Roma il 6 maggio, nell’iniziativa interamente dedicata al riuso creativo delle immagini d’archivio, ideata e prodotta dall'AAMOD, in collaborazione con Archivio Luce, con il sostegno del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e di altre istituzioni pubbliche e private.

L’opera, secondo le logiche del Found Footage, reinventa la storia espressa dalle immagini audiovisive, in una trasposizione creativa, per la regia di Michele Mellara e Alessandro Rossi, che si interseca con le altre arti, in questo caso la musica dal vivo.

Il live e la performance di Massimo Zamboni alla voce e chitarre, accompagnato da Erik Montanari alle chitarre e Cristiano Roversi a piano, basso, synth, programming, e il girato dei funerali di Enrico Berlinguer ad opera di alcuni tra i maggiori cineasti italiani, documenti conservati all'archivio AAMOD, saranno gli ingredienti di un cineconcerto in programma alla sala grande del Cinemazero di Pordenone, nella serata finale della XVI edizione del Pordenone Docs Fest, domenica 2 aprile alle ore 20:45: un'occasione per ricordare la scomparsa del grande politico, avvenuta nel 1984, e ricordarne la figura in un'operazione del tutto originale.

L'addio a Enrico Berlinguer, il film corale sui suoi funerali, realizzato all'epoca, tra gli altri, da Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Silvano Agosti, Roberto Benigni, Carlo Lizzani, Luigi Magni, Giuliano Montaldo, Ettore Scola e Gillo Pontecorvo, è stato rimontato e attualizzato, arricchito di materiali inediti, per mostrare il rapporto umano, caldo e vivo, che il politico riuscì ad avere con le masse popolari. Nella nuova versione, è un film che guarda in avanti, che non vuole celebrare ma dare spunti: per riflettere su cosa significa fare politica, viverla come comunità e in prima persona: oggi urgenza quanto mai necessaria.

"L'umanità della figura di Berlinguer restituisce dignità, integrità e forza alla politica. Lo raccontiamo a partire dalla grande partecipazione popolare al suo funerale, - spiegano i registi. - Nel nuovo assemblaggio, a intervallare i tempi espansi della lunga cerimonia, abbiamo inserito alcuni suoi interventi che riguardano i temi che ci sembravano più vicini all'oggi: generazioni, donne, famiglia, questione morale, lavoro, e su cui ebbe parole ancora di estrema attualità, che continuano a farci riflettere".

Le immagini, provenienti dall'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sono state girate per lo più in pellicola, tra le fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Ottanta, soprattutto durante convegni e appuntamenti pubblici a cui prese parte Berlinguer. Mostrano l'uomo politico, nella sua veste istituzionale, concedendo poco al privato. Il leader viene rappresentato sempre – forse, a volte, con una dose di serietà eccessiva – nei momenti ufficiali, nell'impeto oratorio di un comizio, nell'incontro di sezione con i militanti del partito. A questi filmati, però, se ne aggiungono alcuni che lo ritraggono nella vita privata, più caldi, momenti che restituiscono, almeno in parte, l'umanità e le fragilità dell'uomo.

Arrivederci, Berlinguer!, con un montaggio concepito in chiave emozionale, mira a coinvolgere il pubblico poggiandosi sulle composizioni musicali e la chitarra di Massimo Zamboni: la reiterazione del gesto, le folle, la commozione delle donne, dei politici, delle masse operaie, degli ultimi e dei capi di stato, i pugni alzati: tutto questo diventa sinfonia visiva e musicale allo stesso tempo.

01/04/2023, 15:22