Note di regia di "Orera"
L’idea di questo film è nata anni fa mentre partecipavo a un festival organizzato dagli abitanti di Aurère. L’evento aveva lo scopo di finanziare una nuova rete idrica che avrebbero costruito loro stessi. Sono rimasto affascinato da quello che raccontava di questa comunità pronta a prendere in mano il proprio destino collettivamente. Avevo appena intravisto l'altra faccia di Mafate, quella che il turista di passaggio non può conoscere. Dopo due anni senza eventi, il 2022 è stata una stagione ciclonica intensa. A febbraio l'isola viene colpita due volte. Questi episodi di violenza, per quanto abituali per i reunionesi, ci hanno dato l'opportunità di raccontare la storia della comunità che si trova ad affrontare l'emergenza. È inoltre la storia del posto e dei suoi insediamenti che aiuta a capire il rapporto tra i Mafatais e la loro terra. Per noi era importante far rivivere il passato per dare sollievo al presente. Con delle registrazioni sonore degli anni '80, abbiamo potuto raccontare la storia di questa libertà spesso messa in pericolo, una volta dalle amministrazioni francesi, oggi dagli elementi. Abbiamo voluto rendere questa storia sensibile. Il Cirque de Mafate è un sito che viene vissuto a livello sensoriale, è uno spazio che si sente prima di essere compreso. In questo film abbiamo voluto creare un legame organico tra gli abitanti e il posto. Abbiamo pensato all'evento meteorologico come a una manifestazione dell'intimo e attraverso i suoi abitanti abbiamo cercato di dare voce a Mafate.
Julien Mounier