Note di regia di "Houseparty"
Il corto nasce da un interesse totale che ho per il mondo social, che sia Instagram, Tik Tok o Onlyfans. Penso che il cinema possa e debba raccontare questo tipo di mondi, senza buonismi o moralismi. Ho fatto documentazione per circa sei mesi, tra i contenuti che vedevo sul telefono e l’essere riuscito a entrare in contatto con veri tiktoker. Mi sono ritrovato a delle loro feste durante la prima pandemia, uscivo in piena notte e mi spostavo da una casa all’altra con loro (per i quali ho nutrito e nutro davvero un amore a cui non so dare spiegazione), li rincorrevo mentre viaggiavano su mini van degli ncc oppure, appunto, su limousine.
Anche gli attori che ho usato sono riuscito a ÿarli entrare in contatto con questi personaggi reali, cercando poi di lavorare su una messa in scena sopra le righe che non diventasse involontariamente macchietta. “Houseparty” per me non è solo la voglia di mostrarsi ed esibirsi. E’ proprio il desiderio ancestrale di essere guardati e di spingersi oltre ogni cosa pur di arrivare al godimento. E forse è proprio l’essere guardati il godimento più forte di tutti.
Simone Marino