Note di regia di "Sognando Venezia"
Il film non vuole dare risposte ma lasciare lo spettatore di fronte a delle domande sul mondo che ci circonda, ponendo il problema della progressiva dematerializzazione delle nostre vite e delle nostre relazioni. Che equilibrio riusciremo a trovare tra il mondo reale e l’universo virtuale? La realtà soccomberà alla versione più patinata di se stessa?
L’universo colorato, esagerato e ingenuo che ci mostrano i due protagonisti non viene descritto in modo giudicante, ma esasperato nei suoi tratti di commedia. In ciò che fanno c’è il chiaro intento di ridere non di loro ma insieme a loro e la volontà di aderire a un realismo che riproduca tratti umani immediati e riconoscibili. Fabrizio e Vittoria, padre e figlia, sono persone comuni, che si possono incontrare tutti i giorni, tra i banchi di scuola o nelle sale d’attesa di un parrucchiere: persone convinte di meritarsi i loro cinque minuti di celebrità.
Elisabetta Giannini