Note di regia di "Carne et Ossa"
Non è mai semplice trovare senso al sacrificio, sia esso iniziatico, religioso, politico e non è mai facile trovare la chiave per raccontare il dolore che da questo può derivare.
È struggente vedere come degli esseri umani possano lanciarsi volontariamente a piedi nudi giù per un dirupo, per arrivare stremati sino alla soglia di una chiesa e abbandonarsi al suolo, estasiati nel dolore. I loro piedi, i loro occhi piangenti sono i testimoni di un rito di immolazione antichissimo che continua nei secoli, un momento a cui pochi in paese possono sottrarsi, per onore o gloria. Un esempio di come la fatica, la pena e la sofferenza, possano portare a una ciclica rinascita. Carne Et Ossa, attraverso testimonianze dirette, una profonda ricerca d’archivio e l’osservazione lirica dell’ambiente teatro dell’evento, vuole entrare nella mente e nell’inconscio di chi partecipa a questo sogno insanguinato.
Roberto Zazzara