INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO - Dal 28 al cinema

C'è anche l'Italia nell'ultima avventura di Indiana Jones. C'è quella Sicilia antica, con la grande Siracusa e l'assedio dei Romani, in quella parte di storia che a noi fa sorridere e ci ricorda le scuole elementari mentre tra i super archeologi made in Usa è parte integrante del mistero fitto e affascinante che dà il titolo al film.

Ma a parte il solito sguardo naïf degli americani di fronte all'antichità, il nuovo film di Indiana Jones, diretto da James Mangold, conferma la loro capacità di creare intrattenimento, andando a inanellare una serie infinita di sequenze ad alta spettacolarità. Inseguimenti, dall'Ape nei vicoli del Marocco fino al classico treno stracolmo di nazisti, e poi distruzioni, esplosioni, duelli, risse e ogni ingrediente che ha fatto nel tempo, di Indiana Jones, un personaggio che da solo o con i suoi compagni occasionali trascina il film sempre, sia da giovane sia da pensionato, a velocità incredibile.

Due ore e passa serratissime, ricche di ogni aspetto estetico e spettacolare, un po' meno di colpi di scena che, dopo oltre 40 anni di avventure, sembrano esser giunti al limite. Un ultimo, grande, riuscito sforzo da parte di Indy che come detto da Ford è quello dell'addio.