PESARO 59 - Elisabetta Giannini: "Il mio esordio alla regia"
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Sognando Venezia" è l'esordio alla regia della montatrice
Elisabetta Giannini, presentato in anteprima assoluta alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Il corto racconta la storia di Vittoria, un’esuberante ragazzina di tredici anni che vive nella provincia di Napoli e sogna di diventare influencer, aiutata e sostenuta da suo padre: l'obiettivo è arrivare a Venezia per diventare davvero famose. A interpretare i due personaggi sono Francesco Di Leva e sua figlia Morena. .
Elisabetta, come è nata l'idea di questo corto?
Devo dire che è nata casualmente, girando su internet un giorno mi sono imbattuta in un sito che vendeva un biglietto per il red carpet della Mostra di Venezia, ma senza specificare per quale film, era un invito scollegato da qualunque opera. Ero stata una volta a Venezia, come accompagnatrice, e fino a quel momento avevo sempre pensato che fosse solo un giusto riconoscimento per un lavoro fatto: chi poteva essere interessato a comprarlo?
Poi l'idea si è sviluppata, la cosa centrale è diventata non che andassero davvero là ma che tutti lo pensassero.
Come hai scelto i tuoi protagonisti?
Fin da subito mi piaceva molto l'idea di avere un vero rapporto padre-figlia sullo schermo, ma non sapevo bene a chi chiedere. Quando è nata l'idea di proporlo a Francesco Di Leva ho fatto qualche ricerca e ho visto un video di lui e Morena in cui ballavano su Instagram, si divertivano molto e mi sono sembrati perfetti.
Dopo alcuni lavori come montatrice, questa volta esordisci alla regia.
Non stavo cercando una storia con cui esordire, quando mi è capitata questa ho capito che poteva essere un'occasione e mi ci sono dedicata, ma non ho il sogno di fare la regista, voglio raccontare storie ma che sia dietro la macchina da presa o al tavolo del montaggio mi andrà bene uguale.
In questo caso non ho voluto montare io il corto, mi sono affidata a Luca Visingardi, un amico con gusti simili ai miei: ero troppo presa dal set e dalla storia, c'è voluto un anno per scriverla e quasi due in tutto per realizzare il progetto, non avrei avuto il doveroso distacco dalle immagini.
Il tono di commedia del corto è quello che volevi fin dall'inizio?
Sì, senza dubbio. E' nelle mie corde ma era anche quello ideale per il cortometraggio: non volevamo giudicarli, e volevamo che anche il pubblico non li giudicasse mai, bisognava che gli volessero bene e così ero certa di avere più chance. Il film non vuole dare risposte.
Loro sognano Venezia, tu arrivi sul palcoscenico di prestigio di Pesaro.
Mi approccio con molta ansia e felicità a questo evento, sono davvero contenta. Sarà anche la prima volta con un pubblico, per la mia prima volta da regista: spero ridano, spero piaccia.
17/06/2023, 11:00
Carlo Griseri