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PESARO 59 - "Ricordando Dario Bellezza"


PESARO 59 -
Una piazza piena e interessata ha accolto l'anteprima assoluta alla Mostra del cinema di Pesaro di "Bellezza, addio", documentario dedicato a Dario Bellezza diretto da Carmen Giardina e Massimiliano Palmese. "Sono molto emozionata - confida Giardina - ricordo l'accoglienza che avemmo qui tre anni fa con il nostro primo lavoro, "Il caso Braibanti": ammetto che ho ancora il filmato dell'applauso finale del pubblico sul telefonino e ogni tanto lo riguardo, quando ho bisogno di tirarmi su".

"Bellezza, addio" è infatti il secondo capitolo di un percorso documentario che i due autori portano avanti su personaggi della poesia italiana a rischio di oblio. "La poesia è l'arte più fragile - spiega Palmese - e quindi il rischio di andare perduta è più forte. Come Braibanti, anche Bellezza in vita è stato osteggiato per via della sua omosessualità, in modo molto diverso ma ugualmente devastante".

Se "Il caso Braibanti" nasceva da un testo teatrale di Palmese, questa volta si procede in modo più classico, attraverso (straordinari) materiali di archivio e interviste a chi lo ha conosciuto e frequentato, da Barbara Alberti a Nichi Vendola. "Un archivio incredibile il suo, che rischiava di andare perduto perché nessuna istituzione era interessata a comprarlo. Abbiamo avuto la fortuna di potervi accedere ed è stato una risorsa molto preziosa per il film".

"Nelle sue poesie - spiega ancora Giardina - è sempre stato molto labile il confine tra vita privata e testo, abbiamo scoperto da sue lettere personali che tante volte ha usato le sue esperienze, cambiando magari solo alcuni nomi, ma d'altro lato alcuni ricordi da lui citati forse non erano del tutto veri".

"Bellezza, addio" ("Un titolo smaccatamente metaforico, lo ammettiamo", aggiunge Palmese) è anche l'occasione per riflettere sul valore della poesia, su quelle scritte dal protagonista ma anche in generale. "Lui è cresciuto in un mondo popolato da grandi personaggi, da Pasolini a Elsa Morante, Moravia e Sandro Penna. C'era gente che sacrificava tutto per la propria arte, poi con gli anni '80 il mercato ha cambiato tutto e la letteratura è diventata uno strumento per il successo. Bellezza ha vissuto entrambi i momenti, cercando di trarne il meglio ma riuscendoci solo in minima parte. Speriamo che il nostro lavoro possa portare a una riscoperta delle sue opere".

21/06/2023, 09:47

Carlo Griseri