Note di regia di "Da Domani Mi Alzo Tardi"
Leggendo il romanzo ho pensato che potesse essere un bel film, una bellissima storia d’amore da raccontare, a prescindere dal personaggio in questione.
A me ha colpito molto la dinamica della loro storia, che conoscevo vagamente.
Scoprire il dolore vissuto da loro due è una cosa veramente interessante, anche perché Massimo aveva una particolarissima “gestione del dolore”: era capace di manipolare e ribaltare qualsiasi situazione.
Lo spettatore si deve aspettare un approfondimento del suo pensiero, che neanche io che l’ho vissuto come fosse un fratello maggiore, conoscevo.
Stefano Veneruso