Con la la sceneggiatrice Sofia Assirelli, abbiamo deciso di utilizzare Il Barone Rampante come cornice narrativa del film creando un parallelo tra le avventure del protagonista Cosimo e l’opera di Italo Calvino. Il rimando nasce non solo dalla concomitanza tra la pubblicazione del romanzo nel 1957 e l’uscita di Calvino dagli organi del PCI pochi mesi dopo, ma anche dalla suggestione che il personaggio e l’autore abbiano altri aspetti in comune. Calvino ha trascorso la propria infanzia tra gli alberi di Villa Meridiana che molto ricorda la Ombrosa del Barone, ma è nella maturità della sua opera che ritroviamo i tratti più comuni a Cosimo di Rondò, fuggito sugli alberi per trovare una giusta distanza da cui guardare le cose e non per questo meno empatico o partecipe verso le questioni sociali e politiche dei suoi contemporanei.
Duccio Chiarini