VENEZIA 80 - "Anna", fortissimamente Anna
Anna è Rose Aste e Rose Aste "è" il film "
Anna", diretto da
Marco Amenta e presentato in anteprima assoluta alle Notti Veneziane delle
Giornate degli Autori a Venezia 80. Un personaggio centrale interpretato con una aderenza impensabile, da un'attrice istintiva e di talento che finora il grande pubblico non aveva avuto occasione di conoscere: Amenta sceglie la sua Anna e le affida un racconto antico come l'uomo, una persona sola impotente (o forse no) contro forze più grandi di quelle di un singolo.
Orfana e da qualche tempo ritornata nel suo paesino natale in Sardegna per continuare l'attività pastorale del padre, Anna si ritrova all'improvviso mobbizzata nella sua stessa casa, i lavori per la costruzione di un resort prima la privano dei campi di pascolo e poi sempre più rapidamente la stringono in una morsa volta a convincerla a lasciare per sempre quella terra in cambio di un po' di denaro.
La multinazionale che darà lavoro a quasi tutta la comunità locale conta sull'omertà - quando non direttamente sulla complicità - di chi per natura e condizione dovrebbe lottare accanto alla donna, sopravvissuta a un passato complicato che il pubblico piano piano inizierà a scoprire. La donna sembra cedere, fiaccata dalle circostanze, ma trova dentro di sé di volta in volta una insperata e inattesa forza per rilanciare la lotta e non farsi piegare, a costo di perdere tutto, ma certa di non perdere mai il rispetto per le proprie idee e per le proprie scelte.
Ha vissuto a Milano, è single e si concede qualche libertà: il suo paesino certe cose le può anche perdonare, ma solo se per il resto non dai fastidio... Gli uomini la guardano con attrazione ma vorrebbero solo usarla (tranne un avvocato, che forse riesce davvero a vederla per quel che è), le donne la ammirano per il suo coraggio ma la temono e quindi le voltano le spalle.
La Sardegna è una terra non comune, la sua rigidità e la sua bellezza sono una fortuna o una condanna, a seconda dei momenti e delle condizioni: solo legandosi a doppio filo al senso di quel luogo, Anna potrà provare ad essere ancora libera.
Amenta si adegua al carattere della sua Anna e gira un film senza schemi precostituiti, guidato dalla forza della protagonista e facendosi ispirare da una storia davvero accaduta qualche anno fa e trasformandola in un inno gridato senza respiro alla libertà e alla forza d'animo. Non pieghiamo la testa, non cediamo ai soprusi, non smettiamo di credere. Come Anna, come Rose.
08/09/2023, 20:45
Carlo Griseri