Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

VENEZIA 80 - Saranno i giovani a salvare il cinema italiano?


VENEZIA 80 - Saranno i giovani a salvare il cinema italiano?
Credere ai sondaggi, agli studi di settore oppure no? Fidarsi di quanto traspare dai numeri o dubitare? La tentazione è doppia dopo aver sentito i risultati emersi dall’indagine “Gli italiani e il cinema”, realizzata da SWG per la Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC, e presentata oggi presso gli spazi dell’Italian Pavilion, in occasione dell’80 edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

La tentazione primaria è fidarsi, perché sarebbe davvero bello che il consumo di contenuti audiovisivi sia l’attività preferita in assoluto nel tempo libero per la Generazione Z: ma che video sono? I film (in sala o altrove) o i video di tendenza dei social? SWG ci dice che i giovani "scelgono di guardare film, serie e contenuti" molto più spesso che non fare attività all’aperto e organizzare incontri conviviali (pranzo, cene e aperitivi)".

Nei primi cinque mesi del 2023, prosegue la ricerca, "gli italiani sono tornati più frequentemente al cinema rispetto al primo semestre dell’anno scorso. Secondo lo studio che traccia un ritratto puntuale delle abitudini di consumo del pubblico italiano, ad oggi 1 italiano su 2 non va al cinema. Scenario in miglioramento rispetto al 2022, se consideriamo che la percentuale degli italiani che non andavano al cinema era del 61%, 11 punti percentuali maggiori di quella attuale".

A commentare con orgoglio questi dati è arrivata al Lido il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni: “L’indagine evidenzia uno scenario complesso e variegato, con importanti implicazioni per il futuro della cultura in Italia e per l’industria cinematografica. Nonostante le difficoltà e il contesto economico, l’analisi dimostra che in autunno potremmo potenzialmente raggiungere i livelli pre-pandemici. Già al 31 agosto – quindi in soli otto mesi – è stato realizzato l’incasso dell’intero 2022. In questo senso, è fondamentale non solo offrire esperienze di alta qualità e offerte all’avanguardia, ma diventa cruciale anche la capacità di adattarsi alle nuove dinamiche e alle preferenze dei consumatori”.

Per il consumatore italiano il prezzo giusto per vedere un film al cinema è pari ad una media di 7,40 euro. Il range di costo accettabile, quindi, è compreso tra 6 e 8 euro. Le agevolazioni che attirano maggiormente il pubblico, poi, includono sconti per famiglie con bambini (75%), studenti (70%), disabili e anziani (56% e 52% rispettivamente). Anche iniziative come settimane tematiche, proiezioni in lingua originale per i giovani e rassegne di film cult o monografiche per gli anziani, risultano efficaci come spinta per il pubblico, coinvolgendo quasi due terzi degli spettatori.

Gli italiani inoltre riconoscono in iniziative come "Cinema in Festa" un incentivo per andare al cinema: l'opportunità di usufruire di biglietti a prezzo ridotto potrebbe aumentare significativamente l'interesse a frequentare le sale durante il periodo estivo. Si stima che tale impatto potrebbe ridurre del 24% la percentuale di coloro che non prevedono di andare al cinema (riducendola dal 50% al 38%), contribuendo anche ad incrementare i fruitori regolari dal 3% al 13%.

Questo dato non corrisponde però appieno con i dati dei botteghini di questa estate: una stagione da record grazie però a due film, "Barbie" e "Oppenheimer", ma molto deludente per tutti i film europei e - tristemente, soprattutto - italiani coinvolti nell'offerta a 3,50 €. Colpa di film non di prima scelta, ma anche di una consolidata diffidenza di troppo pubblico verso il cinema di casa nostra: che fare per cambiare questo aspetto? A Venezia 80 sono in programma film dai budget importanti e spesso con cast internazionali, ed è sicuramente un passo importante. Non sufficiente, ma importante. Per il resto, l'autunno dirà molto sulla tenuta di questi numeri...

01/09/2023, 18:40

Carlo Griseri