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VENEZIA 80 - "The Meatseller è la storia di Selinna"


La regista Margherita Giusti accompagna in concorso a Orizzonti il suo cortometraggio animato "The Meatseller"


VENEZIA 80 -
"The Meatseller" di Margherita Giusti è in concorso cortometraggi a Orizzonti 2023. L'abbiamo intervistata poche ore prima della proiezione ufficiale.

Come nasce questo progetto?

"Dopo essere uscita dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Animazione di Torino con "En rang par deux", realizzato in co-regia con Elisabetta Bosco e Viola Mancini, volevo fare alcune pillole su donne che si erano emancipate grazie al lavoro, ma il Covid mi ha costretto a tornare a Roma e ad accantonare il progetto.
Lì ho conosciuto Selinna e per un anno siamo andate avanti a parlare: da subito mi è stato chiaro quanto la sua storia fosse potente, quanto lei stessa fosse potente.
Anche il suo racconto era già perfetto, il ritmo e le ripetizioni del suo modo di parlare mi hanno ispirato, l'idea della spirale, del cerchio è venuta dopo. Aveva questa fissazione per la carne, era davvero importante per lei e a volte si fermava e iniziava a descrivere nel dettaglio alcuni aspetti del lavoro...
Un giorno le abbiamo chiesto quale animale avrebbe voluto essere e ha risposto la mucca, e la carne in generale è per lei anche un modo di vedere il mondo e le persone, come si evidenzia anche nel corto".

E' un corto che riunisce molti stimoli e molti stili diversi.

"Il corto precedente univa tre stili di tre diverse registe ma l'imprinting maggiore, il soggetto e la spinta iniziale erano miei: anche quello era un documentario animato basato su interviste, da lì mi sono portata dietro anche l'uso della voice over e i molti errori compiuti cercando di non ripeterli.
Un esempio? Abbiamo lavorato sulle ore di interviste registrate con Selinna ma poi le abbiamo fatto ridoppiare le sue battute in uno studio di registrazione, non abbiamo usato il materiale di partenza.
Gli stili che si intersecano in "The Meatseller" non erano scelti prima, insieme al mio collettivo Muta abbiamo elaborato in una seconda fase tutto quanto. Abbiamo provato anche a coinvolgere lei per questo aspetto, ma ci ha molto influenzato solo sul disegno di sua madre: ci ha mostrato dei loro video privati ed era troppo diversa da come la stavamo immaginando noi! Sarà con me sul red carpet e vedrà qui a Venezia per la prima volta il lavoro finito: sono molto spaventata...".

Il corto è prodotto dalla Frenesy di Luca Guadagnino.

"Lo conoscevo già perché avevo lavorato per lui, gli avevo mostrato "En rang par deux" e gli era piaciuto, mi aveva detto di contattarlo se avessi avuto bisogno di qualcosa. Avevo una produzione belga per "The Meatseller" ma serviva una co-produzione, allora gli ho chiesto un consiglio ma siamo finiti che lo ha prodotto interamente lui...
E' molto attento al lavoro dei giovani ma non aveva mai lavorato nell'animazione, anche se era un suo desiderio: mi ha chiesto di pitchare in cinque minuti questo progetto, e si è convinto a investire".

Dopo questi primi due progetti, su cosa lavorerà?

"E' ancora presto per dirlo, ma di sicuro vorrei fare un lungometraggio, anche se in Italia è molto complicato. E di certo il prossimo progetto non sarà più un documentario, vorrei sfidarmi con la finzione".

08/09/2023, 08:33

Carlo Griseri