VENEZIA 80 - Rose Aste: "Anna sono io"
Rose Aste ("
La 'e' non si pronuncia, come per Rose di Titanic", spiega lei stessa) è la sorprendente e indimenticabile protagonista di "
Anna" di Marco Amenta, presentato nel corso dell'edizione 2023 delle Giornate degli Autori a Venezia. L'abbiamo intervistata poco prima dell'anteprima mondiale del film.
Come avete costruito questo personaggio?
Io ho voluto indagare molto su questa donna, per una questione professionale: vengo dal teatro e lì lavoriamo tanto sull'analisi del personaggio, quindi l'ho tempestato di domande. Alla maggior parte mi ha risposto ma poi abbiamo capito insieme che non servivano: il lavoro sul personaggio ci voleva, ma certe cose possono scaturire anche in maniera più spontanea, più naturale, più organica.
C'è stato quindi un grande approfondimento ma ho poi cercato di fare un parallelismo tra me e Anna: ci vedevo lontanissime all'inizio, dopo il primo provino mi sono detta 'Peccato, non sono quello che stanno cercando'. Poi ho capito che siamo molto più simili di quel che pensassi, l'aspetto fondamentale è stato trovarla dentro di me: lei è iraconda, si porta dentro tanta rabbia, è un leone ferito e forse ho compreso di non essere così a modino come credevo... quella furia potevo trasporla sullo schermo.
Dopo il primo
call back mi sono convinta, anche solo perché mi avevano richiamato, e ho fatto un training autogeno molto utile: ogni volta che mi guardavo allo specchio mi ripetevo in sardo 'Anna sono io!'. Ha funzionato, mi sono convinta da sola.
Protagonista assoluta in un film a Venezia 2023, ma pressoché sconosciuta al grande pubblico: chi è Rose Aste?
Ho iniziato a recitare nel 2015, ho fatto tutto nella mia terra natìa, la Sardegna. Non avendo alcuna formazione accademica ho cercato per un po' qualsiasi occasione mi venisse proposta, anche le più piccole e amatoriali.
Nel 2017 sono arrivate le prime scritture e nel 2019 ho esordito al cinema con un ruolo ne "L'Agnello" di Mario Piredda (ma ho recitato anche in qualche piccolo corto).
Poi basta, per un paio d'anni mi sono dedicata all'organizzazione di eventi culturali, cercando però sempre di ritagliarmi spazi di recitazione, come ad esempio la lettura di brani alle presentazioni di libri... Ma era un lavoro troppo pieno di burocrazia, non mi ci vedevo più e ho sentito forte il bisogno di provare di nuovo con il cinema: appena ho preso questa decisione mi è capitato il provino per Anna. L'ho preso come un sogno.
Il teatro? Mi piacerebbe tornare a farlo, magari in qualche produzione più strutturata e non più troppo amatoriale, anche se ora mi sono trasferita a Roma per provare seriamente a fare cinema.
Come è entrata così profondamente nel personaggio?
Per fortuna il regista ha girato il film quasi tutto in ordine cronologico, è stato molto utile per me. Ammetto che è stato un ruolo molto difficile, che mi ha devastata a livello emotivo, è stato molto stancante, la sera ero davvero distrutta.
Le riprese sono arrivate in un periodo particolare della mia vita personale, e alcuni giorni mi svegliavo pensando: 'Oggi non ce la faccio'. Ne ero convinta, davvero: poi però al ciak Rose spariva e arrivava Anna, e tutto andava bene.
A fine riprese però mi sono data una pacca sulla spalla da sola per avercela fatta, mi stupisco ancora adesso del distacco con cui ho vissuto le cose.
Quando avete girato il film?
Abbiamo girato dal 17 ottobre al 19 novembre 2022. Perché lo ricordo così bene? Perché il giorno dopo la fine delle riprese era un anno esatto dal primo provino che avevo fatto!
Un provino per me indimenticabile, mi è capitato proprio il giorno del matrimonio di una mia cara amica: l'ho avvisata che tra cerimonia e cena avrei dovuto assentarmi per questa importante occasione, non potevo certo lasciarmela scappare.
Sapevo benissimo che nel film avrei dovuto interpretare una pastora, ma sono arrivata lì diretta da un matrimonio, vestita rosa antico e truccata decisamente troppo bene per il ruolo di Anna! La prima cosa che ho fatto è stato spiegare che non ero pazza ma non avevo avuto scelta... a fine riprese Simonetta Amenta, la produttrice, mi ha confidato che era rimasta decisamente spiazzata vedendomi arrivare, era convinta che non avessi capito nulla del ruolo che dovevo fare!
Anna vive a stretto contatto con i suoi animali: Rose, invece?
Non avevo nessuna esperienza! Amo gli animali, ma il regista ci ha tenuto giustamente che familiarizzarsi il più possibile con loro.
Sono felice perché la troupe quando è arrivata sul set per un sopralluogo mi ha vista con i costumi di scena e mi ha scambiata per la figlia del proprietario, non per l'attrice protagonista! Sembrava ci fossi nata in mezzo agli animali: per una settimana prima delle riprese ho anche vissuto nell'azienda agricola in cui abbiamo poi girato, mi svegliavo all'alba, davo da mangiare a capre e pecore, mi hanno spiegato come portarle al pascolo. C'è stato molto lavoro in questo senso ed è servito per diventare Anna.
Sono anche felice di aver potuto lavorare con un cast interamente sardo, nella mia regione ci sono molti attori bravi ed è stato bello vederli sul set: da Marco Zucca a Daniele Monachella e Giuseppe Boy. Alcuni sono amici, altri non li conoscevo personalmente: sono fiera di far parte di questo gruppo.
Come è stato rivedersi?
Non mi sono ancora rivista, la prima volta sarà qui a Venezia!
Abbiamo girato tutto in modo molto intenso, la sensazione è come quella che hai quando fai
binge watching di una serie, qualche tempo dopo non ricordi più bene tutto, ogni tanto ti vengono dei flashback di alcune scene...
Sono molto spaventata all'idea di rivedermi, spero vada tutto bene!
09/09/2023, 08:00
Carlo Griseri