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VENEZIA 80 - I vincitori del Premio UNIMED


VENEZIA 80 - I vincitori del Premio UNIMED
Durante la 80° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, una giuria internazionale, composta da 19 studenti provenienti da università della regione euro-mediterranea ed associate ad UNIMED, ha assegnato due importanti premi realizzati da artisti riconosciuti.

Il primo premio è stato assegnato al miglior film della competizione ufficiale, mentre il secondo premio è stato assegnato al film della competizione ufficiale che rappresenta nel modo più efficace e coerente la diversità culturale.

La giuria del Premio UNIMED 2023 ha assegnato il Premio UNIMED per il miglior film a “Poor Things” di Yorgos Lanthimos con la seguente motivazione:
Ambientato in uno scenario originale, che coniuga antico e moderno, "Poor Things" è un film che permette allo spettatore di spingersi al limite della propria comprensione del reale. Lanthimos ci fornisce una narrazione del reale umano, pur trasponendola in un contesto estremamente surreale, caratterizzata da un’ingenuità di fondo, la quale permette una maggiore immedesimazione nei fatti da parte dello spettatore. Quest’ultimo è qui spinto ad affidarsi agli occhi della protagonista per potersi scoprire e per scoprire e vedere il mondo che lo circonda e in cui vive. La creatura da lei rappresentata, e che fa volutamente riferimento alla più nota figura della creatura di Frankenstein, appare eterea, bambina, seppure nel corpo di una donna adulta, un essere ancora incompiuto, carente della sua parte umana. La protagonista si esplora, esplora la sua sessualità ed è tramite essa che matura, cresce e si sviluppa. Tramite la scoperta della sfera sessuale, in un’opera che si fa metafora dell’esistenza stessa, viene raccontato il rapporto umano, e nello specifico quello
femminile, con il mondo esterno in una continua scoperta che nasce gradualmente e parte dalla presa di coscienza e consapevolezza sul proprio corpo
.

Il Premio UNIMED 2023 per la diversità culturale è stato invece assegnato a “Green border” di Agnieszka Holland con la seguente motivazione: " Ambientato sul confine tra Bielorussia e Polonia, Green Border rappresenta un documento di fondamentale importanza sulla storia contemporanea. La vicenda narra, con incredibile veridicità e fermezza, i fatti avvenuti a partire dal 2021 durante l’ultima crisi umanitaria.
Raccontata da molteplici punti di vista, la storia vede come protagonisti i rifugiati che, al tempo dei fatti, cercarono asilo in Europa. Mette in luce l’importante e complesso ruolo avuto dai volontari, l’impatto che le vicende ebbero su chi diveniva spettatore di tali atrocità, nonché una critica attiva ai governi che permisero le infrazioni dei diritti umani avvenute solo pochi anni fa e rimaste tutt’oggi impunite. Un film commovente, che educa non solo ai fatti ma all’empatia, che apre gli occhi ai più restii e che sicuramente è in grado di smuovere ferocemente le menti. Nonostante la presenza del bianco e nero in scena offuschi la vista, confondendoci nel buio, lo spettatore sarà in grado di vedere il sangue nelle mani dei carnefici che hanno commesso atrocità contro esseri umani in cerca di un rifugio.

La cerimonia di premiazione si è tenuta venerdì 8 settembre 2023 presso la sala eventi del Venice Production Bridge, Hotel Excelsior. Per l’occasione è stato proiettato un trailer dedicato all’attività di UNIMED con gli interventi di studenti delle giurie degli anni precedenti.
Alla premiazione hanno partecipato Fabrizio Marrella (prorettore alle relazioni internazionali dell’Università Ca’ Foscari), Alessandra Speciale (responsabile progetto Final Cut Venezia), Intishal Al Tamimi (direttore Elgouna Film Festival), Teresa Cavina (consulente Giornate degli autori e diversi festival internazionali), Paolo De Grandis (ideatore padiglioni esterni La Biennale di Venezia), Flavio Natalia (direttore di Ciak magazine), modera Antonio Falduto (responsabile premio UNIMED).

I due premi sono stati realizzati dagli artisti Miresi e “Bronze brothers” Anastasia Aladysheva - Arsenty Lysenkov, selezionati dai curatori Paolo De Grandis e Carlotta Scarpa.

Il premio UNIMED nasce dalla collaborazione tra UNIMED - Unione delle Università del Mediterraneo, un’associazione di 162 università di 27 paesi di entrambe le sponde del Mediterraneo e la Biennale di Venezia . Il premio, ormai alla sua settima edizione, è stato istituito in memoria del Prof. Franco Rizzi, ex Segretario Generale e fondatore dell’UNIMED, per l’impegno lungo tutto l’arco della vita e carriera per migliorare la cooperazione trale università euro-mediterranee.

L’UNIMED ha come obiettivo quello di sviluppare la ricerca e l’istruzione universitaria nell’area euromediterranea al fine di contribuire alla cooperazione scientifica, culturale, sociale ed economica nella regione.
A tal fine, il premio UNIMED mira a promuovere la comprensione tra popoli di diverse culture e fedi religiose e a combattere il razzismo e la discriminazione, interrogandosi sulle complesse cause della violenza e sostenendo la risoluzione dei conflitti. L'obiettivo del premio UNIMED è quello di incoraggiare il dialogo interculturale, sottolineare il valore della diversità culturale e promuovere la libertà di espressione artistica.

09/09/2023, 11:49