Note di regia di "Tomica e le Vie Segrete della Sibilla"
Il film media tra diverse forme di racconto documentario:
ad un materiale di archivio crudo e sporco, realizzato durante i primi tentativi, a
volte con l’uso di action cams e cellulari, si accompagna una ricostruzione cinematografica
dell’intero percorso, a partire dal lungo avvicinamento alla parete. È l’occasione
per sperimentare una fotografia curata del gesto arrampicatorio miscelata in
montaggio ai momenti reali e fisici della salita, fino all’arrivo in vetta.
A cementare questi istanti di pura azione, una serie di interviste arricchite da scene
in azione dei personaggi immersi nelle loro location:
archivi, palestre, falesie, selvaggi passi dell’Appennino fotografati e ripresi con
attenzione cinematografica, esaltati da un montaggio con una grande quantità di found
footage dagli anni ‘50 ad oggi, reperito dall’autore nella ricerca dedicata al film.
È l’occasione di narrare per immagini una assoluta peculiarità della cultura di montagna: quella letteraria ed editoriale.
Tomica e le vie segrete della Sibilla lega insieme le prime pionieristiche pubblicazioni degli anni ‘20 con l’esplosione della pubblicistica di settore degli anni ‘70 come La rivista della
montagna o Alp, gettando lo sguardo alla composizione grafica delle guide di montagna, celebrando l’evoluzione come strumento fondamentale della ricerca alpinistica.
Andrea Frenguelli