THE YEARS WE HAVE BEEN NOWHERE - Da nessuna parte
Destini tra i tanti, quelli di Suleiman, Fatima e Patrick, che dalla loro Sierra Leone erano dovuti andar via anni fa e che ora, a causa della brutale pratica della deportazione che i Paesi occidentali portano avanti (in Europa e negli Stati Uniti) sono stati costretti a tornare, deportati nella loro terra natale in cui però dopo anni di assenza non avevano più alcun legame, alcun appiglio.
"The Years We Have Been Nowhere" di Lucio Cascavilla e Mauro Piacentini racconta la deportazione forzata cercando di essere al contempo un grido disperato di denuncia e un approfondimento puntuale della situazione. Tra interviste e immagini di repertorio (alcune molto crude), il pubblico acquisisce consapevolezza di un aspetto della materia troppo spesso sottaciuto.
Tra arresti e periodi chiusi nei CPR, i centri di permanenza per i rimpatri, queste persone vengono trattate come bestie e spostate forzatamente senza alcun riguardo (si racconta anche di alcuni esempi tragici in tal senso): Cascavilla e Piacentini conoscono l'argomento e riescono a maneggiarlo, dando voce agli invisibili e togliendo ogni alibi alla società contemporanea.
Se la cura dell'immagine porta anche qualche eccesso (troppa musica, un po' troppa 'patina' in alcune riprese), il contenuto è prezioso e il messaggio efficace. Al di là dei numeri e delle statistiche, storie come quelle di Sulemain, Fatima e Patrick esistono, sono troppe e bisogna (quantomeno) non continuare ad ignorarle.
28/09/2023, 15:12
Carlo Griseri