FESTA DEL CINEMA DI ROMA 18 - "Holiday", cercare un futuro
Diciassette anni e un futuro da (ri)costruire: Veronica esce dal carcere dopo due anni, al termine del processo che l'ha vista unica colpevole dell'omicidio della madre e del suo amante. La dichiarazione di innocenza arriva ad aprirle una possibile nuova vita, dopo quella parentesi lontana da casa e dall'albergo turistico di famiglia (siamo in Liguria, in una zona non definita tra Varazze e Finale Ligure). Ma sembra che una vita dopo quel che è avvenuto non ci sia più, quell'hotel pare diventare per lei una nuova prigione.
"
Holiday" di
Edoardo Gabbriellini prova a intercettare quelle sensazioni, a far vivere al pubblico un momento delicato e tormentato (molto brava la protagonista
Margherita Corradi a trattenere le emozioni e le difficoltà del suo personaggio restituendo il suo asettico disagio per la situazione). Non è stata una "vacanza" quella vissuta dietro le sbarre dalla ragazza, non è meta di vacanza per lei quel luogo in cui deve lavorare mentre turisti da tutto il mondo passano e vanno via (e alcuni di loro saranno centrali per il momento centrale del racconto).
Il rapporto di amicizia-dipendenza tra Veronica e la sua migliore amica Giada, interpretata da
Giorgia Frank, è un elemento fondante della tesi di difesa, ma anche utile per meglio intendere le relazioni tra adolescenti nella società contemporanea, troppo spesso (quasi) soli con le loro paure e le loro incertezze.
Da un racconto con le caratteristiche del giallo-thriller "
Holiday" si trasforma presto in qualcosa d'altro, in un percorso generazionale che cerca di eliminare le distanze e avvicinare le persone. Non importa più cosa sia successo e di chi siano le colpe (anche se il film non lascia sospesi, ha il coraggio di arrivare in fondo), quel che importa è Veronica e il suo destino.
22/10/2023, 20:20
Carlo Griseri