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ALICE NELLA CITTA' 21 - Ivana Gloria: "Il mio primo film"


ALICE NELLA CITTA' 21 - Ivana Gloria:
Clorofilla
Ivana Gloria, nome d'arte della regista Valentina Branchetti, è al suo esordio dietro la macchina da presa per un lungometraggio con "Clorofilla", in programma ad Alice nella Città.

Racconta la storia di Maia, una ragazza con una legame speciale con la natura e in un momento cruciale della sua vita. "Il soggetto lo ha scritto Marco Borromei, ma ho sentito subito che erano temi a me vicini e che avrei potuto dare alla storia uno sviluppo personale, molto visivo e sensoriale. Maia, la protagonista, non riesce ad abbandonarsi alla natura e solo con l'incontro dell'altro, come spesso capita nella vita, scopre parti di sé che saranno decisive".

La prima lettura del copione è stata a settembre 2021, le riprese a maggio 2023. "E le abbiamo chiuse a giugno, con tutta la post-produzione finita la settimana scorsa, sono ancora devastata! Il film ha faticato tantissimo per vedere la luce, ho dovuto lottare per affermare la mia capacità di realizzarlo. Prima avevo fatto corti, animazioni, storyboard per grossi eventi di moda, sono anche stata l'assistente di regia di Flora Sigismondi... finalmente il mio primo film".

Dopo tante esperienze, per l'esordio "volevo fare un film speciale, mi sarebbe dispiacuto perdere questa occasione, una storia sulla comprensione e l'accettazione di sé che ho sentito mia. Sentivo che avrei potuto usare una chiave fantastica e onirica che potevo sviluppare bene, ho insistito molto per farlo ma stava per saltare tutto, poco prima di iniziare... Sono stata depressa un mese, poi velocemente la produzione è ripartita: è stato tutto all'insegna quasi all'improvvisazione".

Della protagonista, Sarah Short, la regista spiega: "Ho ricevuto una serie di 6-7 self tape di giovani attrici emergenti, ma lei era l'unica con la caratteristica di voler nascondere qualcosa con gli occhi, era molto ironica, mi aveva intrigato questo suo lato. A una festa, per caso, l'ho incontrata, l'ho riconosciuta dal provino e mi ha convinta subito. Ho dovuto lottare per averla, non subito i produttori hanno accettato la scelta".

Come avete lavorato sulla parte? "Ho cercato di raccontarle molto di me, di eventi legati alla mia vita che sentivo metaforicamente potessero raccontare alcune scene. Su questo abbiamo costruito il personaggio, ma devo anche molto a Michele Ragno, il co-protagonista, un attore molto più formato di lei che ha dato sostegno al personaggio di Maia, grazie a lui ha potuto emergere e brillare".

Per la riuscita del film è stato "fondamentale il lavoro di Chiara Dainese, la montatrice, decisiva per dare la giusta struttura alla storia, per capire il peso di alcuni dialoghi, cosa togliere e cosa lasciare. Importante anche il lavoro sul suono: è un film molto sensoriale, parla di profumi e il suono è un po' il profumo del film, abbiamo cercato di trovare una tridimensionalità sonora del film".

E per il futuro? "Nel cinema ci vuole tanto tempo per arrivare al risultato finale, e anche tanto investimento economico: o sei ricco di famiglia o devi fare altri lavori... ma il mese prossimo mi sposto in Germania con una scrittrice per lavorare al soggetto del prossimo film".

27/10/2023, 08:42

Carlo Griseri