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FESTIVAL DEI POPOLI 64 - Il programma del 10 novembre


FESTIVAL DEI POPOLI 64 - Il programma del 10 novembre
Arriva a Firenze l’anteprima assoluta di “Kissing Gorbaciov” di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, il documentario che ha riunito i CCCP Fedeli alla Linea nei loro 40 anni, il racconto del folle tour punk che partě nel 1998 da Melpignano nel Salento per arrivare “oltrecortina”, a Mosca e Leningrado: appuntamento in sala al cinema La Compagnia alle 21. Ospite in sala il giornalista Gino Castaldo, che seguě il tour, e Fatur, giŕ “artista del popolo” dei CCCP Fedeli alla Linea.

Vede la luce il documentario che raccoglie i ricordi di una generazione, con materiali d’archivio e testimonianze inedite - come quelle delle band coinvolte, su tutte i CCCP Fedeli alla Linea, riuniti insieme per l’occasione nella loro formazione originale, con Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici e Danilo Fatur. Tutto inizia nel 1988 a Melpignano, un piccolo paesino del Salento: qui per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina, “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale russa”, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre. Nasce cosě il progetto “Idi di Marzo”: dalla Puglia, una folta delegazione formata dalle band CCCP - Fedeli alla Linea, Litfiba, RATS, Mista & Missis, si reca nell'Unione Sovietica per una settimana di concerti tra Mosca e Leningrado. L’incredibile storia del tour che riuscě a creare un ponte tra due mondi, fino ad allora divisi, attraverso una lingua che non ha bisogno di interpreti: la musica, la forza del rock, il linguaggio del punk.

Dalle 15 al cinema La Compagnia le ultime proiezioni del concorso internazionale: apre il corto “Cabbage” di Holly Márie Parnell, un film intimo con al centro la famiglia del regista, focalizzato sulla disabilitŕ del fratello, delle difficoltŕ sociali e legali, sulla percezione particolare della vita umana. In sala poi “Call from Moscow” di Luis Alejandro Yero Giorni, vicenda che coinvolge, prima dell'annuncio dell'invasione dell'Ucraina, quattro giovani cubani che si recano in un appartamento di Mosca per un soggiorno di 24 ore. Alle 16.45 “The Buriti Flowers” di Joăo Salaviza e Renée Nader Messora dove, attraverso gli occhi del suo bambino, Patpro ripercorre tre periodi della storia del suo popolo indigeno, nel cuore della foresta brasiliana. Instancabilmente perseguitati, ma guidati dai loro riti ancestrali, dal loro amore per la natura. Prima della serata, alle 18.45 in sala l’omaggio a Pedro Costa, con “Horse Money” di Pedro Costa: Ventura, un anziano immigrato capoverdiano che vive a Lisbona, viaggia nella notte, attraverso ricordi reali e immaginari da incubo.

Allo Spazio Alfieri, al via dal pomeriggio alle 15 con la sezione dedicata ai film d’archivio Diamonds are forever: “Take off” di Gunvor Nelson, “Filmarilyn” di Paolo Gioli, “A phrenological self-portrait” di Marianne Heske e “Syntagma” di Valie Export. Alle 16.30 in sala la sezione Habitat con “The last relic” di Marianna Kaat, un documentario sulle radici dell'invasione russa, dove a Ekaterinburg, il luogo dell'assassinio dell'ultimo zar russo, i sogni di un potente impero continuano a vivere. Per il concorso italiano, alle 18.30 sullo schermo “Sting like a bee” di Leone Balduzzi, film sulla grande passione per le Api Piaggio e un viaggio nella Valle del Trigno, tra i ragazzi amanti delle apecar, tra le atmosfere della loro gara finale. Chiude alle 20.30 “Break the game” di Jane M. Wagner: dopo aver fatto coming out come trans, Narcissa Wright, giocatrice di record mondiale, perde il suo enorme seguito di fan. Per riconquistarli, si propone di battere un nuovo record in "The Legend of Zelda: Breath of the Wild" e di trasmettere in live-streaming ogni minuto della sua impresa.

09/11/2023, 10:17