Note di regia di "La Donna che Riapriva i Teatri"
Portare l’attenzione su una storia che si svolse a metà degli anni ’90 e che ebbe le caratteristiche di una vera e propria impresa, mi è sembrata una cosa importante. In particolare, nel momento in cui la provincia italiana si chiude in sé stessa e cede a forme più pericoloso individualismo, sembra quasi inventata una storia nella quale tanti normali cittadini si misero la mano in tasca per finanziare il salvataggio dell’antico teatro della città che altrimenti sarebbe diventato un garage. L’unicità del quadro si completa se si pensa che la protagonista della vicenda è Roberta Betti, una donna di umili origini, titolare di un’azienda di pulizie. Fu lei che chiamò assieme alla sua socia Elvira Trentini a raccolta la cittadinanza. Sfidò le banche e la Consob. Coinvolse famosi artisti. Immaginò una Public Company. Trascinò uno ad uno davanti a un notaio i suoi concittadini per far versare loro le quote previste. Riacquistò l’immobile e restituì il Teatro Politeama a Prato. Oggi tutto questo ci appare quasi come una favola. A raccontarcela è Drusilla Foer che conobbe personalmente Roberta Betti e ne fu amica.
Francesco Ranieri Martinotti