Note di regia di "A Guardia di una Fede"
Ho conosciuto il mondo della Curva e il Bocia nel 1994, quando entrambi avevamo vent’anni. Mi è subito piaciuto il modo in cui a Bergamo si intendeva l’essere ultras: uno stile di vita, una maniera di ribellarsi. Persone generose e combattive, sempre pronte ad aiutare i più deboli e con una spiccata tendenza a non chinare la testa davanti ai potenti.
Nel 1998 ho cominciato a filmare questa realtà, e non ho mai smesso. Ho seguito tutte le tappe delle vicende della Curva e della vita vorticosa di Claudio, e dopo quasi trent’ anni ho sentito che era il momento di tirare le fila del girato e di realizzare un film che raccontasse questa traiettoria. Un percorso attraverso cui rileggere non solo i cambiamenti avvenuti nel mondo ultras e nel sistema calcio, ma anche l'evoluzione della società italiana e in generale del mondo globale. La storia della Curva Nord e del Bocia è un racconto di resistenza e di resilienza, caratterizzata dalla capacità di rigenerarsi, trovando sempre la forza per non arrendersi.
Andrea Zambelli