SONDRIO FESTIVAL 37 - I vincitori

A vincere il premio “Cittŕ di Sondrio” della trentasettesima edizione del Sondrio Festival č “Hotel Cactus”, un documentario sorprendente che ha conquistato la Giuria internazionale presieduta dal grande fotografo americano Jim Herrington .

Trionfatori sono anche i lupi dell’Appennino abruzzese, immortalati dal regista Marco Andreini in "Ogni Volta che il Lupo", tra paesaggi ammalianti e truci predazioni, vincitori dei premi assegnati dalla giuria del pubblico, da Italia Nostra Lombardia e dalla Cineteca del Cai.

Riconoscimenti anche per “Yukon: un sogno bianco”, “Il misterioso mondo dei prati”, “Il tesoro dei Caraibi” e "Orso, chi sei? Il ritorno dell’orso sulle Alpi.
Conoscerlo per non temerlo”, di Oreste Forno, presentato fuori concorso.

Hanno consegnato il premio il sindaco Scaramellini e la presidente di Assomidop Marcella Fratta: a ritirarlo, in rappresentanza dell’organizzazione, il direttore Simona Nava e Kerstin Burlingame del National Park Service.

Il premio “Parco Nazionale dello Stelvio” č stato assegnato a “Il tesoro dei Caraibi”,che ha rivelato la stupefacente bellezza della barriera corallina tra il Belize e il Guatemala
La regista Salceda ha ritirato il premio dalle mani del rappresentante del Cai PaoloCamanni.

Il premio “Regione Lombardia” č andato a “Il misterioso mondo dei prati”
Il premio č stato consegnato alla produttrice Merzeder dal presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi Doriano Codega .

La Giuria internazionale ha assegnato anche una menzione speciale a “Yukon: un sogno bianco”, per “l’eccezionale fotografia e per la capacitŕ di dimostrare la fatica e il lavoro necessari a inseguire il sogno dello scatto perfetto”.
Il premio č stato consegnato alla rappresentante di Fondazione Pro Valtellina Valeria Garozzo dal consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio Mario Alberto Pedranzini .

Il Premio “Ambiente Giovani” della Comunita' Montana Valtellina di Sondrio č stato consegnato dal presidente Tiziano Maffezzini al regista Oreste Forno.