TORINO FILM FESTIVAL 41 - "Terra Nova" di Lorenzo Pallotta
Antartide, 1988: una nave deve fuggire dalla morsa dei ghiacci per raggiungere la baia di Terra Nova. Anni dopo, nel 2023, la rompighiaccio italiana Laura Bassi segue la stessa rotta e raggiunge il punto più a sud del pianeta, mai raggiunto in precedenza da alcuna nave.
Un documentario che partendo dai materiali d’archivio mette a confronto i due viaggi verso Terra Nova a 35 anni di distanza: “Terra Nova”, documentario scritto e diretto da Lorenzo Pallotta, porta lo spettatore all’interno di un viaggio epico, anzi due, seguendo le difficoltà, la mancanza di controllo dell’equipaggio in confronto alla forza della natura.
Con questo approccio a due differenti tipi di materiale il regista ha così sperimentato vari formati e suoni come l’uso di una videocamera handycam degli anni ’90, creando un vero e proprio “corto circuito” tra passato e presente, in un luogo remoto, pericoloso, affascinante e alienante che pochi al mondo riescono a raggiungere, commentato dalla musica incalzante composta da Freddy Murphy e Chiara Lee.
Forse proprio la scelta di lasciar parlare le immagini senza alcuna interazione con l’equipaggio dei giorni nostri mette una distanza con lo spettatore che pur assistendo a un’impresa rara si ritrova ad essere come un “passeggero”, non immedesimandosi pienamente nelle vicende dei protagonisti. Sicuramente un metodo interessante, in cui la regia si eclissa per lasciare spazio alle sensazioni del pubblico, ma con una materia così preziosa un maggiore coinvolgimento dell’equipaggio nel descrivere l’impresa e le emozioni suscitate sarebbe stato un valore aggiunto.
02/12/2023, 07:02
Caterina Sabato