Note di regia di "L'Eredità Perduta di Tony Gaudio"
Che la storia di Tony Gaudio sia oggi del tutto ignota ai più, ha dell’incredibile.
Un ragazzo di fine ‘800, cresciuto in Calabria nella bottega fotografica di famiglia e che, con l’avvento del nuovo secolo, emigra negli Stati Uniti carico di speranze e sogni.
Tony diventerà ben presto uno stimato membro dell’industria cinematografica, fondando e presiedendo le maggiori istituzioni dell’epoca (alcune delle quali ancora esistenti, come l’American Society of Cinematographers), contribuendo alla definizione non solo dei moderni standard tecnici di ripresa ma anche impegnandosi in prima persona nel riconoscimento e tutela della figura del direttore della fotografia, precedentemente un ruolo secondario e neanche citato nei credits dei film.
L’intervento nel documentario di studiosi, storici e tecnici del settore, oltre alla presenza dell’alter-ego moderno di Gaudio, Mauro Fiore, permette di raccontare il viaggio di Tony attraverso due secoli e due continenti, una storia che si pone a cavallo tra le prime sperimentazioni cinematografiche e le forme più contemporanee di produzione.
Il filo rosso che lega la narrazione, è l’elemento della ricerca della statuetta smarrita vinta nel 1937, con un investigatore privato (unico personaggio di finzione), interpretato dall'attore Howard Ray, il quale compie una vera e propria indagine sulle tracce della vita familiare e professionale di Tony Gaudio.
Alessandro Nucci