VITTORIA PEACE FILM FESTIVAL 11 - I vincitori
Kafka a Teheran di Ali Asgari e Alireza Khatami è il
Miglior lungometraggio dell’undicesima edizione del
Vittoria Peace Film Festival. Ecco il verdetto pronunciato dalla Giuria, composta dalla montatrice Francesca Bracci, dalla produttrice Linda Di Dio e giornalista e critica cinematografica Maria Lombardo. “
Film di tono apparentemente sommerso - si legge nelle motivazioni - "
ma di effetto dirompente, girato come scene di vita reale dalla quale gli episodi sono ispirati. I dialoghi arguti mostrano l’assurda oppressione del regime e di una cultura violenta sulle donne e sulla libertà di pensiero e di parole. Tiene viva l’attenzione sulla privazione della libertà in Iran, accendendo tuttavia un barlume di speranza".
Il
Premio speciale della giuria sezione lungometraggi è andato a "
Rodeo" di Lola Quivoron. “
Film che spezza una lancia in favore di donne come la protagonista che, appassionata di moto, si inserisce in un ambiente maschile e maschilista della periferia francese”.
Il
Miglior Documentario è "
Life is a game" di Luca Quagliato e Laura Carrer. “
Storie di rider nel mondo, mosaico di persone che praticano un mestiere precario per necessità o per scelta. Il regista gioca su due registri: animazione, inchiesta, provocando un effetto di straniamento con le immagini ispirate a un noto videogiochi”.
Il
Premio Speciale della Giuria sezione documentari è stato assegnato a "
Serre. La fascia trasformata ragusana" di Luca Salvatore Pistone. “Un’inchiesta
giornalistica sul territorio ragusano che, con molto coraggio, affronta il tema dello sfruttamento delle persone e della terra per le leggi del mercato”.
Il
Miglior Cortometraggio è "
Xiaohui and his cows" di Xinying Lao. “
Spazio alla bellissima fotografia che sottolinea la poesia di un piccolo racconto di amore per la natura e gli animali in un villaggio di montagna cinese”.
Il
Premio Speciale della Giuria sezione cortometraggi è stato assegnato a "
Dielli" di Dritero Mehmetaj. “
Un’opera che esprime maturità registica nel racconto di un ragazzo che aiuta il padre a uscire dalla marginalità”.
Menzione speciale della giuria al documentario "
Una medaglia per Luz Long" di Domenico Occhipinti. “
Racconta la solidarietà tra due atleti alle Olimpiadi del 1936, mostrando come si possa, nel segno dello sport, mettere da parte l’ideologia”.
Il
Premio Sebastiano Gesù “Cinema per la pace” è stato assegnato al documentario "
Mimmolumano" di Vincenzo Caricari. “
La ricostruzione giornalistica, in forma stilisticamente originale, della vicenda dell’ex sindaco di Riace”.
Dalla scorsa edizione viene assegnato anche il
Premio Tullia Giardina “Sceneggiatura per la pace”. Il riconoscimento è andato al film "
L’ultima Luna di settembre" di Amarsalkhan Baljinnyam. “
Storia non scontata di un giovane che torna nel villaggio natio e sente, da un lato il richiamo del luogo e dall’altro, il bisogno di mantenere la sua scelta di vivere in città”.
08/12/2023, 14:48