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PORRETTA CINEMA 22 - Patitucci: "Orgogliosa del Premio Petri"


PORRETTA CINEMA 22 - Patitucci:
Lyda Patitucci ha ricevuto il premio nazionale Elio Petri al festival del cinema di Porretta Terme per il suo film d'esordio “Come pecore in mezzo ai lupi”, un riconoscimento assegnatole sul palco del cinema Kursaal dai membri presenti della giuria – Steve Della Casa, David Grieco, Alfredo Rossi e Jean Gili – in una cerimonia in cui un premio speciale è andato a Matteo Garrone per “Io Capitano” e un altro è stato assegnato nelle mani del critico Gianpiero Brunetta.

«Sono molto orgogliosa di questo premio, per il nome di Elio Petri e per le persone che lo hanno assegnato», ha detto emozionato la regista (NdR: qui si può leggere la nostra intervista a lei in occasione del festival Contemporanea di Torino, a ottobre scorso). «Non ho la sua linea politica e di impegno, ma il Petri che amo di più è quello di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. In generale quello che ho sempre apprezzato del suo lavoro è la capacità di gestire e valorizzare gli attori, una cosa che in quel periodo non era così usuale».

In “Come pecore in mezzo ai lupi” la scelta di cast ha portato a Isabella Ragonese nel ruolo della protagonista e Andrea Arcangeli in quello di suo fratello. «Li ho voluti fortemente, anche dovendo convincere Matteo Rovere, il produttore, che fossero le persone giuste. Andrea stava girando “Romulus” in un ruolo molto diverso ma apprezzo il suo stile recitativo, lo sento sempre molto credibile, molto vero, capace di essere contenuto. Isabella mi ha colpito ne “Il padre d'Italia” di Fabio Mollo: lì avevo intravisto dei lati in lei perfetti per questo ruolo, ha un personaggio con una forza interna e sfaccettature diverse. Volerla portare in un ruolo diverso dai tanti fatti prima è stato molto interessante per noi, la sua bravura era indubbia e rendeva possibile tutta l'operazione. Per lei per fortuna era appetibile l'idea di cambiare un po'».

Patitucci è ferrarese e ha studiato a Bologna: «Il mio legame con il territorio dell'Emilia Romagna è molto forte e questo è un altro motivo di felicità: mi ha molto influenzato come regista, con il suo immaginario visivo che mi ha sicuramente formato, la pianura, le nebbie...».

09/12/2023, 08:57

Carlo Griseri