CIURE' - Amore e violenza a Palermo
In una Palermo dal sapore rude e realistico, tra il cemento e la ruggine della periferia e le paillettes colorate di un night club, un uomo arrivato ad un bivio della sua vita è costretto a trovare i soldi per mantenere suo figlio, finché non incontra una ballerina transessuale. La trama è semplice e lineare come nei migliori film, specialmente nelle pellicole dove non si inventa niente ma semplicemente ci si ispira al reale.
Un convincente Gianpiero Pumo, regista e attore nel ruolo del protagonista Salvo, dirige "
Ciurè" film indipendente dalle grandi potenzialità artistiche. Pumo viene dal teatro, fisico scolpito e corpo da pugile, già lo avevamo visto nei teatri off ne la “
Belva Giudea", spettacolo sperimentale dedicato al puglie Herzko Haft, sulla sua carriera da pugile nei campi di concentramento tedeschi. Internato alla sola età di quattordici anni, Herzko non si è mai arreso al suo destino e ha combattuto il nazismo guidato solo dall’amore di una donna. Anche in Ciurè gira tutto intorno alla boxe e ad un locale, dove balla l'affascinante e disperata "
Ciurè", interpretata da una superlativa
Vivian Bellina, qui al suo debutto sul grande schermo. Pumo, anche lui al suo esordio alla regia nel lungometraggio, riesce a consegnarci un film intenso e realistico, lasciando spazio a momenti di grande pathos e di ottime scelte musicali, montando dei pezzi pop ma mai banali.
Il film è molto fisico, i corpi sono sempre esposti, nel ballo, nello scontro, nel pugilato che diventa come un'arena teatrale di una tragedia destinata a sconvolgere la vita dei personggi. Anche Giovannino, il figlio di Salvo, è vittima del contrasto tra i suoi genitori. Non parla più, la sua afasia sembra dettata dal suo disperato bisogno di normalità, in quella parte di Palermo dove si fa presto a diventare vittima di sfruttamento, miseria e disperazione. Da segnalare il bel lavoro di fotografia di
Andrea Orlando, che lavora su inquadrature a spalla molto vicine ai volti dei personaggi, con uno stile documentaristico e mai banale.
02/01/2024, 18:05
Duccio Ricciardelli