Fondazione Fare Cinema
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GLI AMORI DIFFICILI DI UNO SPETTATORE - Calvino e il cinema


Un saggio scritto da Vito Santoro.


GLI AMORI DIFFICILI DI UNO SPETTATORE - Calvino e il cinema
Dal 31 gennaio 2024, edito da Les Flaneurs Edizioni nella collana Passages, è disponibile il saggio "Gli Amori Difficili di uno Spettatore" di Vito Santoro, che esplora il mondo cinematografico di Italo Calvino.

"A me il cinema quando somiglia alla letteratura dà fastidio; e la letteratura quando somiglia al cinema anche. M’interessano i film da cui posso imparare o verificare cose della vita (tipizzazioni, modi di rapporti umani, rapporti tra persona e ambiente, ecc.) che se non c’era il cinema a dirmele, non sarei riuscito a capire in altro modo" - dicevca Italo Calvino.

Calvino ha spesso diffuso di sé l’immagine di uno spettatore medio, appassionato, ma poco interessato alla storia e alla teorica del film. Pochi peraltro gli adattamenti cinematografici dei suoi lavori, quasi tutti irrealizzati, come il "Marco Polo" per Mario Monicelli, o appena abbozzati come "Tecnicamente dolce" e "Il guidatore notturno" per Michelangelo Antonioni, per non parlare del progetto a lungo accarezzato con Federico Fellini di portare sullo schermo "Le fiabe italiane". Eppure la lezione di Calvino ha avuto e continua ad avere un’influenza fortissima e duratura sul cinema internazionale contemporaneo, di cui spesso ha anticipato temi e fascinazioni. Pensiamo all’attenzione quasi ossessiva per la divaricazione e moltiplicazione dei punti di vista, la rielaborazione ironica del mondo medievale, la narrativa come processo combinatorio di elementi preesistenti, i labirinti spazio-temporali, gli universi paralleli, le architetture vertiginose delle “città invisibili”.

24/01/2024, 11:42