Semplicemente “
Lucio Fontana”: non serve altro per descrivere l’artista italiano più dirompente del secondo Novecento, raccontato da Neri Marcorè e “
Art Night” attraverso lo Speciale prodotto da Rai Cultura e scritto da Valeria Schiavoni con la regia di Barbara Pozzoni, in onda mercoledì 3 aprile 2024 alle 21.15 in prima visione su Rai 5.
Un documentario che sintetizza in poco meno di un’ora la ricchezza della ricerca di Fontana e la varietà delle sue sperimentazioni, in un periodo di grande fermento in una città in piena espansione: Milano, dove oggi è ancora possibile vedere le sue opere nel Cimitero Monumentale, in alcune abitazioni private, ma anche nella Chiesa di San Fedele, nel Museo del ‘900, al Museo Diocesano, alle Gallerie d’Italia, e alla Fondazione Prada.
Non ci sono stati materiali che Lucio Fontana non abbia sperimentato nel suo lavoro: la ceramica, il bronzo, il mosaico, vernici diverse e persino la luce. Tutto quello che aveva il sapore di novità attirò la sua attenzione e la sua creatività si sbizzarrì. Nel ’52 fu attratto persino dalle prime sperimentazioni sulla trasmissione televisiva, su cui scrisse un manifesto.
E le Teche Rai conservano alcune sue preziose interviste che permettono oggi di vederlo con quel suo sorriso e ascoltare le sue riflessioni sull’arte.
Oggi è noto principalmente per i suoi “Concetti spaziali/Attese” conosciuti da tutti come “Buchi” e gli ancor più famosi “Tagli”, ma quando l’artista li propose i tempi non erano abbastanza maturi e solo pochi fortunati e di mente aperta lo capirono e lo appoggiarono. Oggi quelle opere vengono battute nelle aste di tutto il mondo a cifre da capogiro.
Un racconto originale ed unico, arricchito da numerose interviste: Luca Massimo Barbero, direttore scientifico Fondazione Lucio Fontana; Silvia Ardemagni, presidente Fondazione Lucio Fontana; Maria Villa, vicepresidente Fondazione Lucio Fontana; Francesco Tedeschi, storico dell’arte contemporanea; Fausta Squatriti, artista; Padre Andrea Dall’Asta, direttore Museo San Fedele; Barbara Ferriani, restauratrice; Marina Pugliese, direttrice Mudec, Museo delle culture; Ilaria De Palma Conservatore Responsabile - Unità Case Museo; e Luca Bochicchio, storico dell’arte contemporanea.