Note di produzione de "I Sogni abitano gli Alberi"
Ho sentito parlare per la prima volta di “I Sogni Abitano gli Alberi”, nel 2018, quando lavoravo in Italia su un cortometraggio con Marco Della Fonte e Pietro Ragusa. All'epoca stavano cercando ascolto dai produttori italiani per cercare di rendere questo progetto una realtà. Avevano già passato 10 anni passando da un produttore all'altro, ma senza successo. Non riuscivo a capire perché nessuno volesse realizzare questa storia profondamente commovente, unica e molto umana. Sapevo però che il tema della malattia mentale è delicato e non porta spettatori nei cinema italiani. Sono tornata a Londra, ma la storia è rimasta nel mio cuore. La storia di due persone fragili che guariscono attraverso l'amore, riscoprendo lentamente la vita, l'una attraverso l'altra, attraverso la natura, mentre affrontano il pregiudizio e lo stigma della loro disabilità mentale, che esiste ancora oggi nel mondo. Meno di un anno dopo, quando Marco e Pietro mi dissero che i loro rapporti con i produttori italiani non portavano frutti, abbiamo fondato Naked Love Ltd. La mia azienda, Venus in Scorpio, ha finanziato l'intero progetto. Mi è stato detto da molti che ero pazza a andare avanti in maniera completamente indipendente, ma ho creduto fermamente nella sceneggiatura, in Marco e Pietro e nel talentuoso team che abbiamo formato successivamente. Essere indipendenti ci ha dato la libertà che qualsiasi regista avrebbe sognato, la libertà di fare le nostre scelte, di trovare la nostra strada, di esprimere la nostra visione nel raccontare la storia e di utilizzare fino all’ultimo centesimo nel processo creativo della realizzazione del film. Niente sostituirebbe mai l'esperienza di avere la libertà creativa sul set, quando tutti respirano la stessa aria e lavoravano all'unisono per realizzare lo stesso sogno.