Note di regia di "Formiche"
L’idea di questa storia è capitata, non ha bussato alla porta, l’ha praticamente sfondata. Si è fatta spazio e ha dichiarato tutta la sua urgenza di essere raccontata. L’uomo, il bambino e la formica si sono presi per mano e sono diventati un essere unico, fragilissimo e granitico, arrabbiato e gonfio di umanità. Il protagonista si sacrifica facendosi manifesto e denuncia, diventando il simbolo di quelli che sanno dirlo, di quelli che riescono a dirlo, per tutti quelli che non sanno e non riescono a dirlo
Tommaso Fabbri