DI VITA NON SI MUORE - La vita vera di Carlo Giuliani
Questo bel docufilm di
Claudia Cipriani ha una doppia linea di narrazione: da una parte segue la vita di Carlo Giuliani e dall’altra racconta il momento storico in cui la sua esistenza e sensibilità si è formata e poi tragicamente spenta.
Anche nella scrittura vengono ad ibridarsi diversi generi; si parte da una sceneggiatura a soggetto, tratta dai racconti da Elena e Haidi Giuliani e di chi ha conosciuto Carlo, e vengono montati con sequenze di finzione e spezzoni di ricostruzioni con attori. Il materiale di archivio e familiare della famiglia Giuliani è sorprendente, ed e' proprio nel montaggio e nella costruzione dei vari piani di realtà, che si può trovare la vera forza di questo film.
Il fatto di cronaca e la violenza delle immagini del G8 di Genova, sono presenti e fanno da collante e da "arena", ma la regista si concentra soprattutto sul lato intimo di Carlo, un ragazzo pieno di ideali, paure e passioni all'interno un mondo che vedeva andare a rotoli. Esce fuori il Giuliani poeta e narratore della sua città vecchia e dei suoi emarginati, il rapporto non sempre sereno coi genitori e soprattutto si sente bussare la storia con la S maiuscola, quella che irrompe nelle vite delle persone normali, e molto spesso è capace di portarle via per sempre o di catapultarle in una dimensione molto più grande della loro.
Per comprendere come sia potuta avvenire quella che fu descritta come la "la più grave sospensione della democrazia mai avvenuta dopo il 1945", bisogna comprendere per prima cosa cosa fosse il movimento no global, le sue battaglie, i contenuti ma anche le debolezze e le ingenuità.
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Carlo vive" è la scritta a spray che da allora troviamo sui muri di tante città italiane ma anche straniere. Il mondo oggi è cambiato, probabilmente in peggio ma questo film fa respirare quell'atmosfera di sfida e di sogno che guidava una parte di noi, quelli della Generazione X, prima del tragico evento del 20 luglio 2001.
19/04/2024, 08:40
Duccio Ricciardelli