OPERA MUNDI. RIGOLETTO EXPERIENTIA - Il 23 aprile
proiezione al Cinema Jolly di Bologna
Sul palcoscenico Rigoletto, Gilda e il Duca di Mantova intrecciano le loro voci cantando il loro dramma di passione, tradimento e morte; dietro le quinte, le maestranze del teatro partecipano febbrilmente alla costruzione della rappresentazione; fuori la città, tante città, la quotidianità della vita con il suo portato di ordine e caos; in uno spazio sospeso nell’intercapedine tra il dentro e il fuori un gruppo di bambine e bambini ,testimoni muti di quel continuo sovrapporsi di arte e vita, spiriti del teatro. Questi i piani che si intrecciano in “Opera Mundi. Rigoletto experientia”, il film di Paolo Fiore Angelini che verrà proiettato in anteprima nazionale martedì 23 aprile 2024 al Cinema Jolly di Bologna (ore 21, via G. Marconi, 14, alla presenza del regista e del cast, composto da Vladimir Stoyanov (Rigoletto), Scilla Cristiano (Gilda) e Raffaele Abete (il Duca di Mantova), dopo essere stato distribuito su piattaforma Netflix in Europa e su Amazon in USA e Gran Bretagna.
Un’uscita, quella nelle sale italiane, che arriva a quasi 7 anni di distanza dal primo ciak: era infatti il 2016 quando cominciarono le riprese al Teatro Comunale di Bologna durante l’allestimento del Rigoletto diretto dal Maestro Renato Palumbo per la regia di Alessio Pizzech, produzione del Teatro. La troupe si è poi spostata in varie città italiane ed europee - oltre Bologna, Roma, Ravenna, Siracusa, Palermo, Catania, Parigi, Londra, Berlino - lungo i corsi d'acqua che le attraversano. L’acqua è anche il primo dei quattro elementi, assieme a fuoco, terra e aria, che accompagnano i quattro atti del film, strutturato in quattro movimenti come nell’opera – l’attacco, l’adagio, il tempo di mezzo e la cabaletta: quattro atti che esplorano altrettanti temi fondanti dell’opera, e più in generale dell’arte. Temi senza tempo, che appartengono all’umanità: così, in un costante movimento tra l’interno, il teatro, e l’esterno, la città, le arie verdiane accompagnano ed evocano sentimenti e riflessioni sull’umanità, sulle relazioni, su amore, potere e sopraffazione, su tempo, speranza, morte e possibile rinascita.
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Nel sacrificio di Gilda, Rigoletto ci porta a riflettere sulla morte e sul suo significato. La sera giunge a oscurare, ma una nuova luce ci soccorre, una luce salvifica che abita l’umanità da sempre” dice
Paolo Fiore Angelini. “
Per questo credo che quello del film sia, in fondo, un messaggio di pace, ciò di cui l’umanità ha disperatamente bisogno in questo momento”. Un messaggio che ha spinto Angelini a collaborare con il “Portico della Pace”, rete interculturale e interreligiosa che promuove iniziative volte a costruire il dialogo, la pace e la giustizia: all’associazione verrà devoluto parte dell’incasso della proiezione.
Il film, prodotto da Avocado pictures, ABC Arte Bologna Cultura, Icaro like-us, Oblivion Production, produttori associati Katia Gruppioni, Renzo Kerkoc, è realizzato con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, Fondazione Teatro Comunale Bologna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo, IMA, Banca di Bologna, Camst, Illumia, Filicori Zecchini, Genoma film, Ardaco productions, Alfasigma, Tecnoform, Cna, Violando Tour Operator.
21/04/2024, 18:25