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IL MONACO CHE VINSE L'APOCALISSE - Successo per la proiezione romana


IL MONACO CHE VINSE L'APOCALISSE - Successo per la proiezione romana
Nel pomeriggio di mercoledì 24 aprile sono arrivate a Cinecittà da tutta Italia numerose personalità istituzionali, ecclesiastiche e culturali per vedere in anteprima riservata il film “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”, opera ispirata alla vita e al pensiero di Gioacchino da Fiore e prodotta dalla Delta Star Pictures con la regia di Jordan River. La serata è stata presentata dalla giornalista Carola Proto. Presenti in sala anche l’Assessore di Roma Capitale Monica Lucarelli, la Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, nonché Sindaco di San Giovanni in Fiore, e la Vice Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio Edy Palazzi.

Dopo la proiezione del film sono intervenuti per i saluti conclusivi la Presidente Rosaria Succurro, che ha anche consegnato al regista la medaglia ufficiale del Premio Internazionale Città di Gioacchino da Fiore, il Commissario straordinario della Fondazione Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, che ha dichiarato «Questo è un progetto importante in cui la film commission ha creduto molto» sottolineando che «Gioacchino da Fiore è un personaggio di assoluta contemporaneità» per poi complimentarsi con il regista per aver valorizzato dei paesaggi mozzafiato. Anche la Consigliera della Regione Lazio Edy Palazzi è intervenuta sul palco «è bello tutto il film, ma c’è una cosa particolare, è che c’è l'umiltà che oggi abbiamo un po’ perduto». Si è infine complimentata anche lei con il regista esultando ancora per l’emozione delle immagini del film: « è stato bellissimo, bellissimo. Il film sicuramente andrà bene, perché è coinvolgente tutto».
Presenti in sala inoltre diverse autorevoli figure ecclesiastiche del Vaticano come il Monsignor Paolo Braida (tra i più stretti collaboratori di Papa Francesco sin dall’inizio del suo pontificato), il Postulatore Don Enzo Gabrieli e numerosi vescovi, nonché il Presidente della Pontificia Accademia di Teologia Monsignor Antonio Staglianò, che si è complimentato anch’egli con il regista. Salendo sul palco dopo la proiezione ha commentato « abbiamo bisogno di film come questi » e ha sottolineato che « il film entra nella profondità di alcuni concetti.. »; Mons. Staglianò, oltre a ringraziare il regista, ha lanciato la proposta di valutare una proiezione riservata anche in Vaticano per presentarlo a Papa Francesco. Alla proiezione hanno assistito anche una Delegazione del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, tra cui Pasquale Lopetrone (già Funzionario del MiC), lo studioso e Maestro d’arte Alfredo Granata e lo studioso Francesco Scarpelli, Presidente dell’Associazione Culturale Abate Gioacchino, nonché alti funzionari del Ministero della Cultura, tra cui Angela Adriana Cavarra, Presidente della Commissione Nazionale Indici e Cataloghi delle biblioteche italiane, Marina Panetta, già Dirigente del Ministero della Cultura, e Pietro Coppelli, Direttore dell’Istituto per la storia e il Risorgimento italiano, Comitato di Piacenza, nonché Roberto Campolongo, funzionario Ministero della Cultura, che ha fornito materiale documentale per il film, e Milena Suanno, docente e studiosa che ha collaborato alla traduzione dei testi in lingua latina.

Tutte le istituzioni presenti, nonché i numerosi accademici e studiosi, alcuni dei quali sono venuti anche dall’estero, hanno potuto cogliere che quest’opera non è solo un film biografico ma, prendendo spunto da antichi scritti, è diventato un percorso metafisico nell’Apocalisse immaginaria descritta dell’esegeta biblico e fondatore dell’Ordine Florense. Il film ha visto uniti nel coinvolgimento emotivo, paradossalmente, sia credenti che atei, poiché in sala c’erano anche intellettuali, filosofi e persone non credenti. Ben cinque anni tra studio e ricerca, sviluppo, riprese e post-produzione del film. Prendendo spunto dai cerchi trinitari di Gioacchino nell’opera sono state introdotte diverse innovazioni, tra cui lo sviluppo della narrazione su tre livelli: uno storico (perché narra di fatti realmente accaduti), uno spirituale (perché affronta il mondo trascendente) e uno fantasy (perché indaga il mondo onirico e il viaggio ultraterreno dell’uomo). La sceneggiatura del film, alla quale ha collaborato anche il filosofo Andrea Tagliapietra, ha vinto a Londra il primo premio del Best Script Award 2024.
Nel cast, oltre al protagonista Francesco Turbanti e all’attrice Elisabetta Pellini, nel ruolo della regina Costanza D’Altavilla, anche nomi internazionali, come l’attore australiano-britannico Bill Hutchens nei panni del Cabbalista e l’attore americano Nikolay Moss (già vincitore nel 2017 del premio Emmy Award, il più importante premio televisivo a livello internazionale, considerato l’equivalente del premio Oscar per il cinema) nel ruolo di Re Riccardo I d’Inghilterra.

L’uscita del film è prevista a dicembre 2024, in concomitanza con l’avvio dell’Anno Santo. Perché la scelta di fare una proiezione rivolta alle istituzioni, ben sette mesi prima dell’uscita?
Il film è stato sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Fondazione Calabria Film Commission, dalla Regione Lazio e da diversi Istituti di Credito. L’opera è stata realizzata anche grazie al supporto di numerose istituzioni locali, centri di ricerca, accademie e organismi che tutelano la natura, l’ambiente, la cultura. La produzione ha ritenuto giusto offrire una proiezione tecnica e una più ampia rivolta agli enti nazionali, ai partner e alle amministrazioni locali. Il film si rivolge a diverse sensibilità e quindi ciò sarà una carica di energia per la valorizzazione dell’opera appena ultimata. Indubbiamente arrivare pronti per l’uscita di dicembre e per la giusta promozione del film necessita del suo tempo. Numerosi enti in tutta Italia stanno già chiedendo il film perché vogliono organizzare nel prossimo anno proiezioni evento nei vari territori.

29/04/2024, 12:22