Note di regia di "Finding Marta. Un Film sulla Musa di Pirandello"
Ho conosciuto Margherita Peluso nel corso di un festival cinematografico e mi parlò subito di un suo lavoro teatrale su Marta Abba. Conoscevo superficialmente questa attrice del primo novecento e il suo rapporto con il sommo poeta Luigi Pirandello. Da subito i due personaggi Margherita/Marta hanno attratto la mia attenzione.
Margherita è una attrice italiana di grande talento, che ha trovato fortuna e apprezzamento soprattutto all’estero. Le similitudini tra lei e la Musa di Pirandello sono molteplici: entrambe milanesi, entrambe lavorano all’estero e in particolare negli USA, entrambe hanno un legame forte con la Sicilia (le origini di Margherita sono di Modica, in provincia di Ragusa). Mi documento e scopro che non esiste nessun prodotto audiovisivo, tantomeno cinematografico, su Marta Abba. Come è possibile che il cinema non si sia mai interessato a questa donna che, per altro, lavorò anche per l’industria della celluloide? Forse perché la sua relazione professionale con Pirandello esce allo scoperto solo negli anni novanta, quando viene pubblicato il corposo carteggio tra i due: centinaia di lettere che mettono in luce un rapporto difficile, a tratti tormentato, tra il premio Nobel della letteratura e la sua Musa ispiratrice; forse perché Marta rimane nell’ombra fino al 1988 quando si spegne nella sua città natale il giorno prima del suo ottantottesimo compleanno. E così è maturata in me l’idea che un documentario che racconti questa storia sia un atto dovuto e allo stesso tempo una novità in ambito cinematografico.
Il plot narrativo del lm è quello della ricerca: Margherita è una attrice che ripercorre le orme di Marta, tra Sicilia, Italia, Stati Uniti. E proprio la Sicilia è il punto di partenza, ma anche il punto di arrivo. L’Isola fa da protagonista in questo film, è un luogo dell’Anima per Margherita, è la terra del Maestro di Marta. In questo percorso intimo e personale c’è tutto il senso di questa storia che sarà raccontata con uno stile piano e narrativo, un reportage che accende i riflettori su una donna dal carattere forte e deciso e rivela un Pirandello intimo e ancora sconosciuto, in un ambiguo gioco delle parti tra un autentico gentiluomo siciliano che aveva un profondo pudore a esternare i sentimenti che pur gli esplodevano dentro e una splendida attrice venticinquenne dai capelli rossi fiamma, intelligente e curiosa, che diviene la più straordinaria interprete dei personaggi pirandelliani. Margherita Peluso viaggerà tra Agrigento, e Catania, rivelando la straordinaria bellezza di questi luoghi in cui ricercare le tracce del grande poeta, ma approderà anche a Roma, città in cui Pirandello visse per lungo tempo e negli Stati Uniti, dove l’Università di Princeton custodisce il tormentato carteggio: 560 disperate, noiosissime, ossessive lettere in cui Marta si sottrae con superiore indifferenza alla cronaca ribadita della disperazione del suo Maestro, al canto tragico e masochistico della sua magniloquenza. E il documentario vuole far luce, per altro, anche su quelle lettere che Pirandello scrive a Marta e che mai sono state pubblicate, restando inedite per quasi un secolo.
Lorenzo Daniele