Come in un documentario storico la camera a spalla e la fotografia sporca immergono lo spettatore in un'atmosfera di crudo realismo. Il pubblico vive la storia attraverso l'obiettivo di un reporter di fronte alle battaglie quotidiane per la sopravvivenza. Questo approccio conferisce al corto un tono immediato e coinvolgente, mettendo in connessione pubblico e personaggi. L'alternanza tra campi larghi e primi piani intensi crea una dinamica visiva che richiama i vecchi western. Gli spazi aperti, desolati e vasti, coesistono con l'intimità penetrante degli sguardi dei protagonisti. Una visione cinematografica precisa, fusa tra li realismo di un documentario di guerra, l'epica di un vecchio western e la suspense di un thriller distopico.
Alessandro Stelmasiov
