LA VOCE DI VENTOTENE - L'isola dell'Unione Europea
Isola di confino e di dolore, Ventotene per molti anni è stata dImenticata a causa della demolizione negli anni ’70 dei cosiddetti "cameroni", che costellavano la colonia carceraria. Di questo periodo d’Italia e d’Europa non ci sono più testimonianze fisiche, se non nei fascicoli giudiziari, negli scritti dei confinati e nei pochi libri storici dedicati a questi anni duri e tragici. Il documentario "
La Voce di Ventotene" di
Stefano Di Polito si affida, infatti, alle parole dirette dei confinati antifascisti, intense letture delle loro corrispondenze, ma soprattutto ci sono le interviste dei pochi anziani che, allora bambini, hanno conservato vividi dentro di loro i ricordi di guerra e di prigionia della loro terra. Filomena Gargiulo è la principale ricercatrice sul confino di Ventotene e Fabio Masi, il libraio dell’isola, ha fondato la casa editrice “L’Ultima Spiaggia”, per pubblicare i documenti che riguardano il confino.
Lo stile del film è molto pulito; in montaggio si alternano interviste e letture degli atti dei carcerati con bellissime panoramiche e visioni sui paesaggi della zona. Sembra quasi impossibile che quel paradiso del Mediterraneo, abbia potuto ospitare un inferno politico di quella portata.
Concludiamo con le parole del regista "
Stefano Di Polito", che ci spiega, in maniera appassionata, il senso più profondo del suo documentario: "
La voce di Ventotene è un inno alla libertà e alla pace. Un racconto collettivo e contemporaneo sul confine politico di Ventotene, diventato improvvisamente urgente e significativo nei nostri giorni, per rilanciare un messaggio di pace tra i popoli. C’è un’isola nel Mediterraneo da cui tutti abbiamo origine. È l’isola di Ventotene e racchiude una storia che ci unisce tutti. È il luogo dove nacque l’Unione Europea. Lì siamo nati anche noi, come cittadini europei. E lì, probabilmente, dovremmo ritornare a nascere, in questa epoca di conflitti mondiali”.
24/05/2024, 18:36
Duccio Ricciardelli