PESARO 60 - Valentina Lodovini: "Carlo per me è presente"
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Non riesco a parlarne al passato: per me Carlo per me è e resta presente":
Valentina Lodovini è arrivata a Pesaro per l'omaggio che la Mostra del Nuovo Cinema dedicata a Mazzacurati a dieci anni dalla sua prematura scomparsa, ricordato con la proiezione in piazza de "
La giusta distanza", film che 17 anni fa rappresentò l'esordio come protagonista dell'attrice toscana ("
Sono di San Sepolcro, lo stesso paese di Piero Della Francesca: è al confine con Marche, Umbria ed Emilia Romagna,ma in Toscana. Io risulto nata a Umbertide che è in provincia di Perugia solo perché era l'ospedale più vicino sulla strada quando a mia madre si ruppero le acque...", spiega lei stessa per chiarire le sue origini, spesso confuse).
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Carlo e la troupe mi aiutarono molto, io volevo fare quella che non ha bisogno di niente e di nessuno ma ho rischiato di far danni. Ho tanti ricordi di questo set, tutti positivi: ricordo le notti al freddo sul Po, con Battiston che mi diceva di fidarmi di lui e mi dava la grappa e la cioccolata per affrontare la fatica... E poi eravamo tutti innamorati di Carlo, e questo viene fuori nel film, ti faceva sentire importante".
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Quando studiavo al Centro Sperimentale di Cinematografia, per gioco ci chiedevamo con chi avremmo voluto lavorare: io ho avuto la fortuna di riuscire a farlo subito con tutti e tre, ed erano Paolo Sorrentino - con cui ho esordito ne "L'amico di famiglia", Eros Puglielli e appunto Mazzacurati. Sul set non mi sembrava vero, continuavo a ripetermi: non rovinare tutto! Sono felice di poterlo ricordare, prima di venire qui l'ho anche rivisto (guardo tantissimi film ma quasi mai riguardo i miei!) e posso dire con sincerità che è invecchiato benissimo, dice ancora tante cose al pubblico. Merito del talento del regista e della scelta di raccontare la parte debole della società".
Grande spettatrice cinefila ("
Da attrice riesco a tenere la 'giusta distanza' quando leggo i copioni, da spettatrice proprio no!"), considera questo film "
uno dei tre migliori di Mazzacurati. Lo amavo in generale, ma in particolare mi piacevano "Il Toro" e "La lingua del santo": ma questo, e non perché ci sono io, è il suo che preferisco. Grazie a questo sarò sempre legata a lui, ne sono onorata, tengo molto a proteggere il mio curriculum".
Lodovini appare a suo agio, sia nell'incontro con la stampa del pomeriggio sia - soprattutto - sul palco della piazza: "
Amo il pubblico di questa città, qui ho tenuto l'ultima replica del mio spettacolo su testo di Dario Fo e Franca Rame, li ricordo come giorni speciali e magici. Quella sera Franca era con noi (lo so, posso sembrare stupida ma mi piace credere a queste cose: anche Carlo secondo me in qualche modo oggi è qui)".
L'attrice racconta alcuni segreti del suo modo di approcciare il lavoro. "
Quando ottengo una parte inizio a pensare come il mio personaggio: scrivo diari come se fossi lei, le parlo come se fosse una persona reale, ma la prima cosa a cui penso è il suo profumo. L'olfatto è sicuramente il mio senso più importante: io indosso sempre lo stesso, nella mia vita (un profumo di geranio che non è neanche un profumo, è un repellente per zanzare...), ma ad esempio per Mara in questo film avevo scelto un'essenza di fiori bianchi. Ogni tanto li riprovo e mi torna subito il ricordo del film in cui li mettevo, e ammetto che ogni tanto negli anni ho rimesso questo, Valentina rubava il profumo a Mara, è un ruolo a cui sono particolarmente legata".
Tra cinema e teatro, anche la tv recentemente con una partecipazione alla trasmissione della Gialappa's Band: "
Mi sono divertita, anche se io l'ho approcciata come attrice, ho portato un personaggio e non certo me stessa, sono molto omertosa per quanto riguarda le cose mie. All'inizio abbiamo dovuto trovare l'equilibrio, ma poi è stato bello. Però no, grazie, non vorrei cambiare mestiere: voglio fare l'attrice".
19/06/2024, 10:07
Carlo Griseri