Note di regia di "Un Oggi alla Volta"
Non so da dove si debba partire per scrivere delle note di regia. È la mia opera prima, ma ci provo, anche se è complicato dover spiegare cosa hai in testa. Specialmente se sei legato così tanto ad un film, ad una storia. Questa è l’assurda e dolce storia di Marco , un maturando come tanti, che in un mondo dove le storie d’amore nascono e muoiono all’interno di uno smartphone, decide di imparare ad amare la coetanea Aria , in maniera analogica . Io credo fortemente in Un oggi alla volta e il messaggio che porta dentro. È il film che avrei sognato di vedere in un certo periodo della mia vita: l’adolescenza, quando è legittimo aver paura di sprecare tempo e non hai il coraggio di dirlo ad alta voce. Il film è tratto da diverse storie, storie di cronaca costrette a piè di pagina, in un piccolo trafiletto di giornale, oppure online, rimanendo quasi nel limbo della notizia fake o reale. I ragazzi di oggi sono terrorizzati dal tempo . Credono di essere costantemente in ritardo e la pandemia non li ha aiutati, anzi. Ognuno di loro è solo, smarrito in quel tratto di vita do ve ti sembra solo di perdere tempo prezioso, dove nessuno sembra capirti e dove vorresti, semplicemente, che tutto andasse altrove. Trovare il modo di invertire il corso, quindi, è la loro piccola battaglia, incapaci di riuscire a vivere un oggi alla volta , con la paura del domani. Il mondo degli adolescenti è in costante evoluzione, spesso condizionato dall'uso delle tecnologie e dei social media. Al giorno d'oggi, i ragazzi passano sempre più tempo online, cercando di connettersi con gli altri attraverso i social network, le chat e le app di incontri. Ma questo costante connettersi online, sembra portare a un senso di vuoto e di ansia, in quanto non riesce a restituire la stessa gratificazione che potrebbe offrire un rapporto umano autentico e reale. Ma i ragazzi, forse, non lo sanno. Sembra quasi che si siano arresi all’idea che tutto nasca con un click e possa finire con un click . Il film che voglio, vogliamo fare... perché la bellezza di un film sta proprio nell’affidarsi a dei bravi professionisti, affron ta queste tematiche attraverso Marco e Aria. Insieme, loro attraverseranno un viaggio alla scoperta di sé stessi e degli altri, imparando ad apprezzare l'importanza delle relazioni umane e dei legami familiari. Marco e Aria rappresentano una generazione che si trova ad affrontare molte sfide, tra cui quella dell’identità, dello stare al mondo a 18 anni, della crescita personale e delle difficoltà scolastiche, che alla loro età sembrano ostacoli, muri insormontabili. E molto spesso si sottovaluta come i mu ri possano essere grandi trampolini per saltare ancora più in alto. Un oggi alla volta non ha la forte pretesa di insegnare qualcosa, ma vuole mostrare come a volte aggrapparsi alla famiglia, agli amici, possa salvarti la vita. E affronta anche la question e di quanto sia complicato essere un genitore di un piccolo uomo di 18 anni. Anche il tema della malattia di Aria è trattato con sensibilità e rispetto, senza cadere nello scontato. Il film offre una visione realistica della situazione, mostrando come sia possibile trovare la bellezza nella vita, anche nelle situazioni più difficili. Un oggi alla volta è un lungometraggio di denuncia travestito da commedia, dai toni leggeri e divertenti, ma che ha l’ambizione di poter essere un messaggio d’aiuto verso chi c rede di star perdendo tempo, per chi crede di non riuscire mai ad amare, in un momento storico in cui tutti, la società, la famiglia, riversano le proprie aspettative preconfezionate addosso a te per un percorso già scritto da loro. E inevitabilmente tu ti senti perso. Il nostro film si caratterizza per essere un'opera che mescola la comicità e il realismo, e abbiamo scelto di girarlo proprio in Trentino, e in particolare nella città di Trento. La motivazione dietro questa scelta è legata alla bellezza dei colori primari di questa zona, che sono stati poco esplorati dal cinema, ma anche alla grande varietà di ambientazioni che offre, le quali rendono la pellicola molto autentica e attuale . La scelta di girare il nostro film a Trento è stata dettata anche dal la volontà di valorizzare la città, i suoi scorci e i suoi monumenti. Trento è una città in continua evoluzione, che guarda sempre al futuro senza mai dimenticare la propria storia e le proprie tradizioni. Questo rende la città un perfetto specchio d i ciò che vogliamo raccontare: l’essere online rimanendo però ancorati ai valori dell’offline. Il luogo in cui vengono girate le scene intime del nostro film ha un ruolo fondamentale nella creazione dell'atmosfera emotiva. Proprio per questo, abbiamo scelto di g irare le due scene madri del film, una d’amore e una di grande sofferenza nei laghi del Trentino. Perché? I laghi sono luoghi di grande bellezza ma anche di grande profondità e intensità emotiva. Sono spazi naturali che possono suscitare sentimenti di serenità e di pace interiore, ma allo stesso tempo anche di struggente malinconia. In questo senso, i laghi rappresentano una metafora perfetta per l'amore e per la sofferenza, che spesso convivono insieme nella stessa persona e nella stessa esperienza. Tu tto questo per calibrare un linguaggio adatto a tenere lo spettatore attento ma divertito, secondo la tradizione della commedia italiana. Voglio, con il sorriso, dare, alla fine della visione, un cazzotto nello stomaco. Magari possiamo salvare, far innamor are anche solo un adolescente, o una persona in difficoltà, attraverso un film. È anche a questo che serve il cinema, no?
Nicola Conversa