LOCARNO 77 - Presentata l'edizione 2024
Dopo la preapertura con "Fiore mio" di Paolo Cognetti, anche la cerimonia inaugurale del
Festival di Locarno parlerà italiano grazie all'anteprima mondiale di
LE DÉLUGE di Gianluca Jodice, girato anche a Torino e interpretato da Guillaume Canet e Mélanie Laurent.
Nel
Concorso Internazionale grandi film provenienti da tutto il mondo, in anteprima internazionale o mondiale, competono per il Pardo d’Oro. Qui viene presentato il meglio del panorama cinematografico contemporaneo, qui autori affermati e talenti emergenti, forme classiche e sperimentali tracciano i nuovi territori dell’arte cinematografica. È questo il cuore pulsante del programma del Festival, lo spazio in cui le voci più autorevoli del cinema vengono raccolte e diventano parte della storia e della tradizione del Locarno Film Festival, la capitale mondiale del cinema d’autore. Per l'Italia presenti
LUCE di Silvia Luzi e Luca Bellino con Marianna Fontana e
SULLA TERRA LEGGERI di Sara Fgaier con Andrea Renzi, Sara Serraiocco, Emilio Francis Scarpa, Lise Lomi e Maria Fernanda Cândido.
Altra presenza italiana importante quella di
REAL di Adele Tulli in Cineasti del Presente, senza dimenticare il Pardo Speciale che verrà assegnato a
MARCO TULLIO GIORDANA, di cui si vedrà in anteprima
LA VITA ACCANTO.
In tutto 225 film in programma fino al 17 agosto. Spiega il direttore
Giona Nazzaro: "
Ipotizziamo: e se il cinema non fosse (solo) lo specchio del reale ma il suo sogno? Ci ritroviamo così alle origini stesse del cinema e di ciò che rappresenta. Al dilemma Lumière– Méliès. Anche se poi, a volere osservare più da vicino le cose, si potrebbe affermare che i veri visionari erano i Lumière (la reinvenzione del reale) e che il documentarista è Méliès (il racconto in presa diretta di come funziona la macchina cinema). Questa tensione è l’infrastruttura della nuova edizione del Locarno Film Festival. Una selezione, in tutte le sue articolazioni, cui abbiamo iniziato a lavorare non appena è calato il sipario sull’edizione precedente. Film dopo film abbiamo dato vita a un mosaico nel quale sono riflesse le numerose forme del cinema contemporaneo. Consapevoli che il cinema esiste solo in quanto forma d’arte in grado di dialogare con un pubblico ampio, abbiamo evitato il conforto dell’elitarismo mettendoci, ancora una volta, in discussione, come critici, programmatori e curatori. E sempre nella posizione di spettatori".
10/07/2024, 11:55
Carlo Griseri