banner430X45

GIFFONI FILM FESTIVAL 54 - La Fondazione Bullone presenta un teaser


GIFFONI FILM FESTIVAL 54 - La Fondazione Bullone presenta un teaser
Giovedì 25 luglio la Fondazione Bullone approda al Giffoni Festival per presentare il teaser Vorrei Entrare nel sole - prove di un film che verrà, diretto da Giacomo Mondadori e prodotto da Adler Entertainment.

Un docufilm che racconta il mondo dei B.Liver, i beneficiari della Fondazione, e prepara il pubblico al film vero e proprio che sarà realizzato nei prossimi mesi, basato sul romanzo - edito da edizioni Sonzogno - di Bill Niada, fondatore e Presidente della Fondazione Bullone*.

Il teaser sarà presentato a Giffoni alla presenza, oltre che dei produttori, di Bill Niada e di una delegazione di B.Liver, che porteranno la loro testimonianza in Sala Galileo a un pubblico di circa 350 giovani come loro.

La partecipazione dei B.Liver al Giffoni Festival si inserisce all’interno di un viaggio estivo organizzato dalla Fondazione Bullone per i ragazzi e le ragazze. In programma diverse tappe, da Vietri a Paestum fino al Parco delle Sorgenti. I giovani viaggiatori saranno coinvolti in diverse attività: un laboratorio di ceramica, una visita archeologica a Paestum e ai templi, attività di sensibilizzazione sull’oncologia femminile, ma anche un momento di pura magia e condivisione con il lancio delle lanterne con i desideri dei B.Liver. Saranno proprio i desideri il filo rosso del viaggio del Bullone, un’occasione per riflettere su diversi temi cari alla Fondazione, dallo stare accanto al senso di comunità, dai desideri di ognuno all’apprendimento di competenze, fino alla condivisione di esperienze e percorsi di vita e di malattia.

Il libro Vorrei Entrare nel sole su cui si baserà il film del Bullone racconta l’amore di due ragazzi malati e delle loro vite complesse che scorrono in una Milano che fa da contesto e con la Fondazione Bullone che fa da motore, affinché queste vite diventino un esempio positivo di come ci si debba prendere cura delle persone e delle loro storie e di come ci si può rialzare dopo essere sprofondati. Per comprendere come l’essere umano debba saper guardare avanti e andare oltre, a prescindere dalle difficoltà che incontra. Perché la sofferenza può essere una miccia potente per generare un fuoco di incontri, di aiuti reciproci, di amicizie e anche di amori.

«Come nasce un film? Da una storia. Ma non basta…Ci deve essere qualcuno che ci crede, ci deve essere la congiunzione di casualità, fortuna, tanta energia, vite e visioni che si uniscono e risuonano, denaro che genera, idee che frullano, volti che si guardano e si sorridono e soprattutto ideali alti che fanno spiccare il volo» dichiara Bill Niada, fondatore e Presidente della Fondazione Bullone. «Questa storia nasce dal sacrificio di Clementina, la mia primogenita che non c’è più e che ha ispirato questo romanzo, un esempio per tutti coloro che cadono nel buio dello sconforto, ma che trovano in sé e in coloro che gli stanno accanto, la forza per riemergere in un luogo dove splende il sole, magari diverso, ma illuminante”.

*Fondazione Bullone accompagna adolescenti e giovani adulti che hanno o hanno vissuto esperienze di patologie importanti, alla riscoperta della propria identità oltre la malattia, costruendo insieme percorsi di reinserimento nella vita sociale e professionale, sviluppando competenze, facendo esperienza lavorativa e imparando sul campo. Attraverso il punto di vista e il coinvolgimento diretto dei ragazzi in progetti di editoria e comunicazione, formazione e sensibilizzazione, sviluppati in collaborazione con professionisti, aziende e altre realtà, Bullone porta una prospettiva sulla società dove la fragilità sia un valore e non un ostacolo.

17/07/2024, 16:10