VENEZIA 81 - "Quasi a Casa", cercando l'ispirazione
Un sogno e un incubo, quello della musica: diventare una cantante di successo per poter raccontare al mondo i propri pensieri, le proprie emozioni, ma anche esporsi al continuo giudizio del pubblico, alle critiche, all'evidenza (sarà vero o no?) di non essere all'altezza delle illusioni... "
Quasi a Casa" di
Carolina Pavone racconta una storia di formazione, un momento di crisi artistica e personale che può trasformarsi nell'anticamera di una carriera vera e propria o nell'ultima parentesi prima di prendere atto che sarebbe meglio pensare ad altro: la giovane Caterina suona col fratello, scrive e canta le proprie composizioni ma qualcosa la frena sempre all'ultimo istante, nonostante senta chiaro in lei il desiderio di seguire le orme della rockstar sua icona, Mia.
La concomitanza di un ulteriore momento di stop creativo e delle vacanze italiane della cantante, scoperte tramite i social, fa scaturire in lei l'ultima idea, raggiungerla e ottenere qualcosa (un consiglio, un aiuto...) dal contatto con lei. Non sarà semplice entrare nelle grazie della bizzosa e talentuosa artista francese, ma Caterina non molla.
Belle scelte di cast (la giovane
Maria Chiara Arrighini e la poco nota in Italia, ma star in Francia
Lou Doillon -
sorellastra di Charlotte Gainsbourg, così è per lo più conosciuta da noi, finora - per il ruolo di Mia), le giuste musiche (scritte dalla talentuosa
Coca Puma), un ritmo ben calcolato e la consapevolezza di non dover "esagerare" nelle intenzioni rendono l'opera prima della regista romana un esordio rinfrescante, godibile e colorato. Un film che per certi versi ricorda quel "
Simple Women" di Chiara Malta (in cui era Jasmine Trinca regista in erba a cercare la giusta ispirazione nell'incontro con la sua icona, l'attrice Elina Löwensohn), film che avrebbe meritato maggior fortuna.
"
Quasi a Casa" è in selezione alle Giornate degli Autori nella sezione Notti Veneziane.
29/08/2024, 21:55
Carlo Griseri