Isabella Ducrot, nome d'arte di Antonia Mosca, è una donna dalla vita molto particolare. A cinquantacinque anni inizia ad avvicinarsi all'arte, sua grande passione, diventando una delle artiste contemporanee più quotate in tutto il mondo. La sua storia è raccontata nel documentario "
Tenga Duro Signorina! Isabella Ducrot Unlimited" di Monica Stambrini, regista molto attenta all'universo femminile contemporaneo, come dimostrano alcune sue precedenti opere, tra le quali ricordiamo "
Le Ragazze del Porno"; "
ISVN Io sono Valentina Nappi" sulla attrice hard Valentina Nappi; "
Chutzpah - Qualcosa sul Pudore" e "
Lady Oscar" con Antonella Cannarozzi.
Per più di due anni, la regista ha seguito la vita di Isabella Ducrot, diventando testimone della sua ascesa artistica, ma soprattutto entrando nel privato della donna, che si racconta con semplicità davanti alle videocamere in un dialogo "aperto" con la Stambrini, che diventa la sua confidente "involontaria". Questo è il punto di forza del documentario, una regista che diventa una persona nella vita della protagonista, mettendosi lei stessa in scena fisicamente e narrativamente. Diventa così molto facile, per l'autrice, scoprire gli aneddoti di vita, il vissuto, la quotidianità, gli amori e gli aspetti più nascosti di Isabella.
A tratti un po' "pop" e con il sottofondo di una colonna sonora accattivante e mai banale, il documentario scorre molto bene e riesce ad appassionare lo spettatore. "
Tenga Duro Signorina! Isabella Ducrot Unlimited", non è solo una scoperta continua di una donna incredibile, ma lancia anche un messaggio universale di affermazione del mondo femminile, che non finisce con l'anzianità e la decadenza fisica: anzi, queste due aspetti non sono da temere per la donna, ma devono essere un punto di una nuova ripartenza per completare il proprio processo vitale, come dice anche la Ducrot durante la narrazione "la vita inizia a sessant'anni"...
30/08/2024, 22:30
Simone Pinchiorri