Note di regia di "Volonté - L'Uomo dai Mille Volti"
“
Ci sentivamo tutti parte di una grande avventura, far rivivere sullo schermo la vita. Il nostro è un mestiere particolare, se lo fai con passione non te ne puoi liberare”
Francesco Rosi
Passione, spirito d’avventura, cameratismo, capacità di far rivivere la vita attraverso un mestiere particolare. I ‘comandamenti’ di Francesco Rosi somigliano moltissimo a quelli di Gian Maria Volonté. Un attore capace di costruire, in una carriera lunga poco meno di quarant’anni, un percorso coerente e appassionato, simile a quello autorale di alcuni registi come Montaldo, Petri e Rosi con cui ebbe la possibilità di instaurare dei felici sodalizi professionali. Un uomo integro, meticoloso fino all’ossessione, politicamente appassionato, ammirato da colleghi, pubblico e critica. Nella sua carriera ha saputo raccontare una galleria magnifica di personaggi, dai tempi dei primissimi sceneggiati televisivi fino alle vette del cinema d’autore. Le scelte di Volonté sono state sempre fortemente in contatto con l’intima volontà di raccontare figure che risuonassero con la sua curiosità e con la volontà di restituire frammenti di un preciso mosaico storico. Con “Volonté – l’uomo dai mille volti” ho cercato di restituire il profilo di questo uomo complesso e affascinante, compiendo un viaggio che mi ha messo in contatto con alcune delle figure più importanti del nostro cinema contemporaneo. Artisti che hanno mantenuto un ‘dialogo’ costante con Gian Maria Volonté
Francesco Zippel