Aumentano le opere audiovisive e web e i film prodotti, anche quelli italiani, e sono sempre di più le donne che firmano la regia di lungometraggi e documentari. Cresce il costo totale delle opere italiane realizzate e nella partita giocata dagli investimenti pubblici a sostegno del settore si rafforza il ruolo del credito d’imposta, in particolare quello richiesto per la produzione. Sono alcuni dei risultati della ricerca “
I numeri del cinema e dell’audiovisivo italiano 2023” condotta dall’Ufficio Studi della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura.
Presentato oggi a Venezia nell’ambito della
81ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nel corso di un evento promosso da DGCA-MiC e accolto dall’Italian Pavilion – coordinato da MiC e Cinecittà – all’Hotel Excelsior a Venezia Lido, il rapporto scatta una fotografia dettagliata del comparto, immortalandone il percorso di sviluppo lungo i 12 mesi dell’anno passato in un confronto con il 2022 e pure con il periodo precedente la pandemia. Un’analisi che guarda anche ai rapporti intessuti dall’Italia con gli altri Paesi (Francia, Svizzera e Belgio i nostri principali partner internazionali), un puntuale documento di analisi utile ad affinare politiche e misure da adottare nel prossimo futuro.
Ha affermato il Sottosegretario alla Cultura
Lucia Borgonzoni: “
Questi numeri sono importanti per diversi motivi a cominciare dal fatto che partendo proprio dalla loro analisi risulterà più facile comprendere le motivazioni che hanno portato alla revisione della Legge Cinema messa a punto insieme agli operatori del settore. Rispetto agli anni passati, poi, la ricerca quest’anno analizza anche gli incassi, un ulteriore elemento per fotografare l’andamento del 2023”.
Ha dichiarato
Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo del MiC: “
Il report ci conferma l’impetuoso trend che ha caratterizzato negli ultimi anni l’andamento dei volumi produttivi, trainati in larga parte dalle risorse pubbliche e in particolare dal Tax Credit. Basti menzionare la cifra record di oltre 1,5 miliardi di euro relativa al budget complessivo delle opere cinematografiche e audiovisive o ai 557 milioni di euro di investimenti generati dal tax credit per l’attrazione di investimenti esteri per film e serie tv. Un volano di crescita che continueremo a sostenere. Anche in ragione di questi dati, negli ultimi mesi abbiamo lavorato ad una riforma complessiva del sistema di finanziamento capace di accrescere la qualità produttiva, raggiungere un maggior equilibrio tra incentivi automatici e contributi selettivi e favorire una maggiore circolazione nazionale ed internazionale delle opere. Un lavoro complesso condotto sempre all’insegna del dialogo con tutte le categorie della filiera”.
Di seguito, più nel dettaglio, alcune delle principali risultanze emerse dal rapporto “
I numeri del cinema e dell’audiovisivo italiano 2023”. La ricerca completa è disponibile sul sito della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC.
I film italiani prodotti nel 2023 sono 402 (+13% sul 2022), superati i livelli pre-pandemia (+23,7% sul 2019).
I film 100% italiani sono 262 (156 di finzione e 106 documentari) cui si aggiungono 92 coproduzioni per un totale di 354 film italiani ammissibili, in crescita del 12% sul 2022.
L’apporto delle registe donne alla produzione di film e documentari aumenta sia in percentuale sul totale (17%) che in valore assoluto (+52% sul 2022).
Il costo totale dei film prodotti supera i 700 milioni di euro (+21% sul 2022).
Nella composizione dei costi circa il 57% del budget complessivo giunge dalla voce “altro” in gran parte attribuibile agli investimenti dei broadcaster e delle piattaforme.
La quota maggiore degli investimenti pubblici nazionali proviene dal tax credit: nel 2023 i crediti di imposta per la sola produzione valgono 206,13 milioni di euro (+17,6% sul 2022).
Nell’anno in esame si registra un incremento del tax credit totale richiesto sia come numero di opere (398) sia come credito richiesto (225,26 milioni di euro).
La percentuale di titoli usciti in sala che hanno completato la classificazione tra il 2019 e il 2023 oscilla tra il 60% e l'80%.
Le opere audiovisive (tv e web) prodotte nel 2023 sono 248, più che doppie rispetto al 2019 e in crescita sul 2022 (tv: +13 opere, web +5 opere).
Il costo complessivo delle opere audiovisive di iniziativa italiana prodotte nel 2023 è aumentato raggiungendo 824 milioni di euro, quasi 100 milioni in più rispetto all’anno precedente.
Nella composizione dei costi quasi il 65% del budget complessivo giunge dalla voce “altro” in gran parte attribuibile agli investimenti dei broadcaster e delle piattaforme.
Nel 2023 i crediti di imposta per la sola produzione valgono 254,81 milioni di euro (+6% sul 2022).
Nell’anno in esame le opere per cui è stata fatta richiesta di tax credit sono state 219 per un ammontare di 276 milioni di euro: in crescita soprattutto le risorse a sostegno delle opere destinate al web. L’investimento complessivo sfiora i 900 milioni di euro.
Tax credit internazionale
Tra il 2016 e il 2023 hanno fatto richiesta di credito di imposta internazionale 186 film per un totale di oltre 513 milioni di euro di credito richiesti.
Le opere per le quali è stato chiesto il credito d’imposta nel 2023 sono state 31 (erano 40 nel 2022) per una richiesta totale di 167 milioni di euro.
L’investimento totale (2016-2023) su cui è stato richiesto il credito d’imposta è 1,38 miliardi di euro.
Tra il 2016 e il 2023 hanno fatto richiesta di credito di imposta internazionale 168 opere audiovisive (tv e web) per un totale di oltre 365 milioni di euro di credito richiesti.
Le produzioni audiovisive estere che hanno fatto richiesta di credito d’imposta nel 2023 sono state 26 (erano 33 nel 2022) per una richiesta totale di 55 milioni di euro.
L’investimento totale (2016-2023) su cui è stato richiesto il credito d’imposta è 1 miliardo di euro.
Nel 2023 i videogiochi per cui è stata fatta richiesta di credito di imposta sono stati 52 (erano 37 nel 2022) per un totale di credito richiesto di 9,3 milioni di euro (12,8 milioni nel 2022)
Nel triennio è stato riconosciuto un credito complessivo di oltre 27 milioni di euro a 117 opere prodotte da 79 imprese.
L’investimento totale (2021-2023) su cui è stato richiesto il credito d’imposta è pari a 127 milioni di euro.
Il bacino di dati del capitolo dedicato alla produzione cinema fa riferimento al sistema di classificazione delle opere cinematografiche di lungometraggio per la proiezione in pubblico che dal 2021 sostituisce il sistema di nulla osta. Le opere prese in considerazione sono quindi quelle che hanno completato la procedura di classificazione.
Nel capitolo relativo alla produzione audiovisiva, il criterio di raccolta dei dati fa riferimento alla consegna della copia campione presso la Direzione generale Cinema e audiovisivo.
Per quanto riguarda il tax credit internazionale, vengono prese in esame le richieste effettuate per le opere estere dal 2016 al 2023.
Il tax credit videogiochi, inaugurato nel 2021, tiene conto delle richieste effettuate nel triennio 2021-2023.