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VENEZIA 81 - "Anywhere Anytime", vita legata a una bici


Il regista iraniano da anni residente a Torino Milad Tangshir firma l'unico film italiano della Settimana Internazionale della Critica.


VENEZIA 81 -
Quando la trama del tuo film ricalca quasi interamente - con inevitabili aggiornati dovuti ai settantacinque anni (circa) passati da allora - uno dei massimi capolavori del cinema non solo italiano, "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica, gli atteggiamenti da poter prendere sono vari: rifiutare a prescindere l'idea (quasi un "vilipendio alla bandiera", per capirsi), guardarlo pensando in continuazione all'originale (il regista avrà voluto discostarsi da quelle immagini o avrà cercato qualche omaggio ulteriore?), oppure rifiutare ogni collegamento con il passato e affrontarlo come opera a sé (cosa non semplice, per chi fa critica).

"Anywhere Anytime" di Milad Tangshir, scritto insieme a Giaime Alonge e Daniele Gaglianone, è il film italiano in concorso della Settimana della critica: il regista è iraniano ma dal 2011 vive e lavora a Torino, dove ha girato questo suo esordio nel lungometraggio dopo molti corti (anche in VR) e documentari.

Issa è un giovane immigrato clandestino che cerca di sopravvivere come può, lavorando al mercato di Porta Palazzo. Quando per paura di una multa viene licenziato dal suo capo, chiede aiuto a un amico che ha fatto il viaggio dall'Africa insieme a lui e inizia a fare il rider. Quando, dopo pochi giorni, la sua bicicletta appena comprata gli viene rubata durante una consegna, il fragile equilibrio del suo mondo crolla: prima prova a recuperarla, poi a comprarne un'altra, poi inizia a pensare a gesti più disperati...

Rispettoso della sua storia e del destino del suo protagonista, Tangshir sceglie di seguirlo con la camera ma mantenendo sempre un certo rigore (di inquadratura, anche: lo sguardo del regista in alcuni momenti si sposta platealmente, lasciandolo solo con le sue reazioni) e di distanza, senza puntare su un facile sentimentalismo (la sua tragedia, di cui è responsabile la nostra società, troppo spesso "cieca" di fronte a quanto accade ogni giorno): "Anywhere Anytime" è un esordio importante, prezioso, calibrato, frutto di un percorso che anno dopo anno ha contribuito a formare il suo autore.

Dall'11 settembre al cinema grazie a Fandango.

01/09/2024, 14:19

Carlo Griseri